Guidano vetture con logo rosa, vestono uniformi rosa, anche lo smalto sulle unghie è rosa: sono le conducenti di Pink Taxi, un servizio lanciato da un’imprenditrice egiziana e riservato esclusivamente alle donne.
L’idea è rivoluzionaria in un Paese come l’Egitto, dove le molestie sessuali sono aumentate al punto da divenire un gigantesco problema sociale.
“Ogni idea innovativa (???) trae ispirazione dai bisogni della società – spiega la direttrice dell’agenzia, Reem Fawzy – In Egitto, abbiamo bisogno di un servizio di trasporti davvero sicuro per le egiziane. E non soltanto per le egiziane, ma anche per le donne straniere, le donne arabe, insomma le donne in generale”.
Secondo un rapporto del gruppo Harassmap, diffuso a dicembre dell’anno scorso, più del 95% delle donne del Cairo ha subito molestie sessuali, anche in pieno giorno, e spesso sui mezzi di trasporto pubblico o sui taxi guidati da uomini.
Per accedere al servizio di Pink Taxi, le passeggere devono prima registrarsi inviando una copia della loro carta di identità. Solo allora, ricevono l’indirizzo del punto di raccolta.
Un sistema che tutela anche le conducenti, come Mervat al-Badry: “E’ più intimo e sicuro. La cliente non ha motivo di stare in ansia, come lo sarebbe con un uomo al volante. Anche se le capita di prendere il taxi la sera tardi, sa che davanti c‘è una donna come lei, e questo le dà fiducia”.
“E’ un’idea nuova che mi piace molto – afferma una cliente – è la dimostrazione che le donne iniziano a pensare in modo autonomo. Sono certa che la società egiziana tenderà a osteggiare questa iniziativa, come fa con tutte le idee innovative, ma si abituerà un poco alla volta. E credo proprio che il Pink Taxi avrà successo”.
L’estate scorsa, in Egitto è entrata in vigore una legge che sanziona le molestie sessuali con pene detentive fino a sei mesi. Ma finora non è bastata a scoraggiare questi comportamenti. euronews