Casamonica, Marino: a guardare Vespa in TV si fa peccato e bisogna confessarsi

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“Io non guardo Porta a Porta. Non lo guardo da quando mi occupavo di una legge sulle cure del fine vita e Bruno Vespa mi invito’: proietto’ immagini di malati non in stato vegetativo ma presentandoli come tali facendo passare il messaggio che dallo stato vegetativo permanente sia possibile riprendersi. Questa non e’ informazione. Da cattolico, penso che a guardare Porta a Porta, si faccia peccato e bisogna confessarsi”.

Lo dice il sindaco di Roma Ignazio Marino in una intervista alla Stampa aggiungendo che, “a Roma, in un momento in cui, probabilmente, c’e’ un riequilibrio tra famiglie mafiose, il servizio televisivo pubblico non offre palcoscenici in cui esaltare la propria forza a chi ha realizzato una scenografia che usava il corpo di un morto per imporre la forza dei vivi”.

E a proposito di un intervento del Governo, aggiunge: “la sede propria di intervento e’ la commissione di vigilanza non il governo. Ma conoscendo Renzi, credo non abbia approvato una scelta culturale come quella di Vespa”. Marino aggiunge di provenire dal “mondo anglosassone,dove quando qualcuno mantiene un ruolo per piu’ di dieci anni, si pensa sempre ci sia qualcosa che non va. Penso che ci siano tanti giovani giornalisti che sarebbero perfettamente in grado di sostituirlo”. agi