I miliziani di Boko Haram hanno attaccato a cavallo i villaggi di Kolori e Baana Imam, nella Nigeria nordorientale, uccidendo 26 persone. I fatti risalgono a lunedi’ scorso. I feriti sono 12. L’aviazione niogeriana ha risposto bombardando la foresta di Sambisa, distruggendo alcune postazioni di Boko Haram nei pressi di Ngoshe e Pulka.
Secondo fonti locali, nei due giorni precedenti, sabato e domenica. i militanti avrebbero ucciso 80 persone: 68 nel villaggio di Baanu venerdi’ sera, 11 in altre localita’ vicine tra sabato e domenica. “Gli assalitori sono arrivati a cavallo e hanno iniziato a sparare all’impazzata” ha raccontato uno degli abitanti di Baanu. Gli abitanti del villaggio hanno trovato rifugio nei boschi , quando sono tornati nel villaggio il giorno dopo hanno trovato i morti ammassati nelle strade. Negli ultimi 6 anni Boko Haram ha ucciso circa 20.000 persone.
L’inasprimento delle violenze perpetrate dagli estremisti di Boko Haram ha costretto da giugno almeno 800mila nigeriani del Nord-Est della nazione a lasciare le proprie case. La stima e’ fornita da diverse organizzazioni umanitarie presenti in una delle zone piu’ remote del Paese piu’ popoloso del continente.
Dal 2009, ovvero da quando l’azione di Boko Haram si e’ trasformata in guerra aperta al governo centrale, sono piu’ di 2,1 milioni gli sfollati nigeriani, secondo L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. “Siamo di fronte a una massiccia emergenza umanitaria regionale, con un costo umanitario tra i piu’ elevati al mondo”, afferma il portavoce della Croce Rossa, Aurelie Lachant, secondo la quale “i civili continuano a essere le vittime principali del conflitto, con centinaia di migliaia di persone che non ricevono alcuna assistenza o aiuto”.
Il 90% degli sfollati nigeriani sono ospiti di altre famiglie, mentre il resto si trova in campi per rifugiati “che non riescono a garantire cibo, acqua e medicinali per tutti”, spiega Ghada Hatim, responsabile della missione di Medicins Sans Frontiers in Nigeria. (AGI) .