Cervia (Ravenna) A chiedere l’intervento del 113 sono stati i vicini di casa dopo aver notato una scia di sangue, “con impronte di piedi scalzi” ed una donna, una 38enne cubana, “con un machete insanguinato in mano”.
L’orrore in un garage condominale. La donna ha poi spiegato alle forze dell’ordine di aver acquistato la capretta, un esemplare di tre anni e di circa 15 chili, per 75 euro in un allevamento della zona.
IL MACABRO RITO – Una volta acquistata, ha portato la capretta nel suo garage, dove l’ha uccisa qualche ora più tardi colpendola al cuore dopo averla bloccata stringendolola tra le gambe. Quindi l’ha fatta a pezzi a colpi di machete. Sembra che abbia fatto tutto questo per legare a sè un uomo a cui teneva, secondo un rito realizzato con i dettami della Santeria, religione diffusa in alcuni paesi del Sudamerica.
La scena che si è presentata agli occhi della polizia era davvero raccapricciante: sangue su tutto il pavimento oltre ai resti della capretta appena macellata e simboli religiosi sistemati anche sopra alla testa dell’animale: tre teste di divinità, varie croci, un ferro di cavallo, delle bambole, piume di volatili e monete.
LA DENUNCIA – Sul posto sono inoltre stati sequestrati sei coltelli tra i 7 e i 30 centimetri di lunghezza, un machete, quattro chiodi in ferro e un martello. Gli agenti della scientifica hanno proceduto ai rilievi del caso. La donna è stata denunciata a piede libero con l’accusa di uccisione di animale.
Embè,che c’è di strano?E’solo un rito vudù;tutto normale;siamo noi italiani che non ci integriamo alle usanze di questi”portatori di sapere e conoscenza”!