Solidarietà ai migranti, attori e registi marciano “scalzi” alla mostra del cinema di Venezia
“Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi”: questa la prima frase dell’appello a sostegno dei migranti, che è stato lanciato da tante donne e uomini del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica. L’invito è quello a togliere le scarpe e a camminare per esprimere solidarietà verso chi “ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere”.
Una manifestazione che prenderà vita alle 17 da Piazza Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia e proseguirà fino al cuore della Mostra internazionale di arte cinematografica.
I firmatari dell’appello invitato tutti a fare lo stesso in altre città dell’Italia e dell’Europa: camminare scalzi è un modo per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali. Prima di tutto che ci sia certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature, che ci sia accoglienza degna e rispettosa per tutti, che vengano chiusi e smantellati tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti e che venga creato un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.
“Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà – si legge nell’appello – significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze”.
Migranti, attori e registi marciano “scalzi” alla mostra del cinema di Venezia
Alla manifestazione hanno già aderito in tanti: i registi Marco Bellocchio, Andrea Segre e Daniele Vicari, gli attori come Valerio Mastandrea, Toni Servillo, Elio Germano, Ascanio Celestini e Jasmine Trinca, i sacerdoti come il presidente della comunità di Capodarco don Vinicio Albanesi, don Albino Bizzotto e don Armando Zappolini. L’evento è organizzato dal parlamentare di Sel Giulio Marcon, dagli stessi Segre e Celestini e dal sociologo Gianfranco Bettin.“
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Esiste ancora un senso di umanità, di cristiana pietà, una capacità di immedesimarsi e di capire il dolore, la tragedia dell’altro. Grazie ad Ascanio Celestini e a tutti coloro che mostrano solidarietà. Per quanto riguarda i commenti che leggo, sono solo un’accozzaglia di nazionalsocialismo (chi invoca la solidarietà per gli operai italiani, cosa fa per la giustizia sociale, cosa vota?) e di disumanità. Probabilmente c’e dietro una grande frustrazione per aver mancato la propria vita, ma perchè prendersela con chi è debole, perchè non guardarsi dentro e ammettere i propri fallimenti?
Basta vedere le foto, che mi ci viene da v……..e, basta non posso più scrivere, che debbo andare al cesso.
A farmi venire il voltastomaco mi bastano le prime tre foto. Le altre cinque ve le do di resto! Ricordando Maurizio Costanzo quando ripeteva: la mamma dei cretini è sempre incinta!
Bene questi diversi personaggi vederli camminare scalzi per i migranti.Sarebbe “più assai” bello che camminassero anche è prima di tutto, per tanti connazionali italiani in gravi difficoltà economiche
ANCHE SE ANDAVATE CON IL CULO DI FUORI UN SONORISSIMO VAFFANKULO NON VE LO LEVA NESSUNO, PERCHE’ QUEI DELINQUENTI NON SONO PROFUGHI MA FURBI CRIMINALI. PER GIUNTA, SAREBBERO PURE UN’ACCOZZAGLIA DI VIGLIACCHI SE SCAPPASSERO DALLA GUERRA TUTTI GLI UOMINI GIOVANI LASCIANDO DONNE , BAMBINI E ANZIANI . PERTANTO, IL VAFFANKULO E’ MERITATISSIMO PER LA STRONZATA COMMESSA
mandiamoli tutti a quel paese ‘sti stronzi. Guardateli attentamente sono tutti personaggi che guadagnano almeno 20 volte di quanto guadagna un operaio. Comunisti ‘na sega!!
UN BEL CALCIO IN CULI A TUTTI NO?
OFFRO IO