Bologna: violenti di sinistra coccolati dai politici. Quando finirà questo schifo?

il sindaco Merola, Pd
il sindaco Merola, Pd

 

“Emblematica la vicenda del leader del TPO colpito da un provvedimento giudiziale di divieto di dimora a Bologna, a seguito della sua partecipazione a diversi episodi violenti di scontri con la polizia: a esprimergli solidarietà, oltre ai suoi compagni dei centri sociali, sono stati autorevoli esponenti della sinistra istituzionale, oltre che della giunta Merola. Quella stessa giunta che finanzia e protegge il TPO (o meglio, le varie associazioni che lo compongono), assegnandogli senza bando un immobile pubblico, a costi irrisori.

Questa è la legalità a Merolandia: gli “antagonisti” della sinistra, oltre ad arrogarsi il diritto ad essere finanziati e tutelati dal Comune, pretendono pure una sorta di immunità: nessuno li può giudicare, nemmeno quando infrangono la legge. Un’impunità assoluta, insomma.
Con il benestare e la benedizione di Sindaco, assessori, onorevoli, sindacalisti, “benpensanti” e compagni di merende.
Quando finirà questo schifo ?”

Così scrive Michele Facci, consigliere di FI al Comune di BO, sulla sua pagina facebook.

Le accuse per Gianmarco De Pieri, il leader del Tpo colpito da divieto di dimora a Bologna, “non riguardano manifestazioni del pensiero ed espressioni del dissenso sociale-politico, che in quanto tali questa Procura della Repubblica non ha mai voluto né intende perseguire”. Ma “solo fatti tutti molto concreti” e sono basate su relazioni di presenti ai fatti, con fotografie e riprese video. Lo chiarisce la Procura di Bologna. Per i fatti del 19 giugno ci sono altri 21 indagati.