Inasprimento generalizzato della vigilanza sia a bordo dei convogli sia nelle stazioni ferroviarie, dopo l’attacco del 21 agosto scorso su un treno ad alta velocita’ ‘Thalys’ in viaggio da Amsterdam a Parigi.
Questo in sintesi quanto e’ stato deciso nella riunione tenutasi oggi a Parigi tra i ministri dell’Interno e dei Trasporti della Francia e degli altri otto Stati continentali ai quali e’ collegata tramite linee a lunga percorrenza: Italia, Regno Unito, Germania, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera. Presenti anche i commissari competenti, il greco Dmitris Avramopoulos e la slovena Vipleta Bulc, nonche’ il coordinatore anti-terrorismo Ue, il belga Gilles de Kerchove.
Tra le misure: ampliamento delle pattuglie miste di polizia finora riservate invece agli snodi principali, estensione dell’obbligo di emissione di biglietti nominativi per meglio identificare i passeggeri, rigorosa identificazione dello stesso personale viaggiante, ispezioni piu’ accurate dei bagagli, metal detector agli ingressi dei binari, scambio incrociato delle informazioni con accesso comune a un data-base dedicato.
Ma anche modifiche agli accordi di Schengen per consentire “quando e dove necessari” controlli alle frontiere adesso esclusi, come pure norme comunitarie piu’ severe in materia di armi da fuoco, l’emanazione delle quali da affidarsi alla Commissione Europea. L’accento e’ stato posto in particolare sulle restrizioni in materia di armi, che la Commissione dovrebbe varare entro fine anno, data la facilita’ con cui si e’ potuto procurare il proprio arsenale l’aggressore, il 25enne marocchino Ayoub El Khazzani, pur gia’ noto agli inquirenti: tra l’altro un fucile d’assalto Akm e una pistola semi-automatica Luger.
Quanto a Schengen, si caldeggia l’inserimento dei nominativi di sospetti jihadisti nel sistema informativo collettivo: El Khazzani avrebbe agito infatti per motivi settari. “Siamo determinati a portare avanti la nostra collaborazione per prevenire, individuare e combattere al meglio gli atti violenti che individui radicalizzati possano voler commettere sul territorio d’Europa”, ha riassunto il padrone di casa, Bernard Cazeneuve. Bulc dal canto suo ha peraltro messo in guardia da reazioni eccessive: “Per quanto possibile, e’ essenziale che il trasporto pubblico rimanga aperto e facilmente accessibile”, ha ammonito. “La sicurezza dev’essere proporzionata alla minaccia”. (AGI) .