Terra Dei Pazzi, ecco come in Ucraina “spendono” i soldi erogati da FMI e BCE

Ok, è ufficiale, i soldi che arrivano come “prestiti” dall’occidente in Ucraina spariscono in una specie di “pozzo senza fondo”, e difficilmente verranno restituiti.

Proprio oggi il FMI ha deliberato l’emissione di altre due tranche di prestiti, e la Banca Economica Europea, ha deliberato altri cinquecento milioni.

Vediamo un po come li spendono, questi soldi, da quelle parti. E vorrei anche far aprire gli occhi ai tanti trollini filoucraini che cianciano di “resistenza all’invasione russa” e di “orgoglio nazionale”.

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Niente “resistenza” e tanto-meno “orgoglio”, solo una ruberia enorme, inimmaginabile e spudorata, da parte degli oligarchi e dei politici fautori del colpo di stato del febbraio dello scorso anno.

Ovviamente l’occidente, perlomeno banchieri e politici sanno bene quello che succede, e lo favoriscono perfino, una fetta ci sarà anche per loro , e il conto lo pagheranno i “patrioti” ucraini, quella massa informe di minchioni.

Gli stessi minchioni che hanno scavato centosessanta chilometri di “fossi” con la vanga al confine con la Russia, per “fermare l’invasione”.

Qualcosa del genere avvenne anche in Russia negli anni 90, banche e aziende statali regalate, non svendute a amici dei politici, con Eltsin , il presidente di allora che tirava le fila, osannato dall’occidente.

Per fortuna una buona parte degli alti funzionari sovietici reagì e mise a forza uno sconosciuto outsider,  tal Putin, che, quando arrivò al potere fece la differenza.

Il bello è che di tali personaggi, ovvero di alti funzionari schifati della corruzione, in Ucraina non ce ne è traccia…sono definitivamente fottuti.

A meno che un “qualcuno” venuto da fuori non prenda il potere a forza e faccia pulizia, una drastica pulizia, ma forse in alcune zone del paese è troppo tardi, molti credono ancora che i ladri che sono attualmente al potere siano dei “benefattori”.

Arriviamo a bomba, ecco come vennero “spesi” l’anno scorso cinque milioni di dollari provenienti dalla Banca Centrale Europea.

Siamo nel 2014, il governo Yanukovich tratta per un prestito di cinque milioni di dollari, da consegnare tramite la BG Bank, diretta da Artem Psonka, un fedelissimo del presidente.
I soldi dovevano servire alla Ukrenergy il monopolista dell’energia elettrica, per rifare delle linee.

Arriviamo a Febbraio 2015, e un colpo di stato blocca al momento tutto, e fa fuggire Artem all’estero.

Passano sei mesi e la BG Bank diventa una scatola vuota, ovvero un ufficio con dei faldoni nell’archivio, e poco altro.
I conti vengono bloccati, le carte di credito e i bancomat revocati e a gestire quello che rimane, arriva un funzionario della BCU, la Banca Centrale Ucraina.

All’improvviso la pratica va avanti, misteriosamente i soldi arrivano e vengono depositati nella banca ormai in quasi fallimento.

Il ministro delle finanze di allora manda i soldi e dopo, a cose fatte chiede alla BCU se va tutto bene.
Gli viene risposto che “fino a sei mesi prima nessun problema“.

Adesso le cose si fanno interessanti, i soldini vengono “manipolati”.

Ovvero un milione di dollari vien mandato alla Ukrenergy, per tirare su qualche cavo elettrico.

Ovviamente, dato che la banca è stata così gentile a dare i soldi la compagnia elettrica si impegna a restituirne cinque, con gli interessi, tanto sono statali e non frega un cazzo a nessuno.

Prima di “sistemare” gli altri quattro milioni di dollari avviene un misterioso cambio al vertice della quasi defunta banca, e nuovi e sconosciuti personaggi si fanno avanti.

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Come questo, un ricercato nella “top ten” dei criminali ucraini diventato all’improvviso banchiere.

Una girandola improvvisa di bonifici e trasferimenti trasforma i dollari in titoli di stato ucraini al portatore, per un importo di circa sessanta milioni di Grivnie, al cambio di allora.

Avviene la “magia”, sempre sotto il controllo del commissario della banca centrale, ricordiamolo.

Si fa avanti la Camera di Compensazione ucraina, un ente di garanzia delle transazioni sotto il controllo dello stessa banca centrale e un misterioso acquirente si offre di comprare i titoli di stato, … per ottomila ottocento Grivnie.

Quasi quattro milioni di dollari in titoli di stato acquistati a meno di quattrocento biglietti verdi.
Un record persino per i trafficanti di cocaina e i fantasmagorici anni 90 russi, un sobrio guadagno di quasi diecimila ad uno.

Tutto sembra andare bene, finché il funzionario della Banca Centrale Ucraina chiede alla camera di compensazione chi fosse l’acquirente.
Gli viene risposto che c’è il segreto bancario….

E tutto finisce lì, con un ente controllato dalla Banca Centrale Ucraina che si rifiuta di rispondere alla banca stessa, e intanto i titoli vengono trasformati in contanti da un misterioso personaggio e caricati su di un furgone blindato.
E nessuno li vide più.
Neanche uno straccio di processo, la transazione era “regolare” e la Camera di Compensazione ha compensato, controllando che le ottomila grivnie siano arrivate nel conto corrente della banca.

Ma questo è niente, nella prossima puntata vedrete cosa vi ha combinato il buon Koimoloisky, l’oligarca con la vasca di squali nell’ufficio, con un miliardo e ottocento milioni di dollari appena arrivati dal FMI.

E li la situazione si fa ancora più paradossale, sfiorando la presa per il culo.

Insomma più soldi arrivano più ne spariscono.
Molti ucraini devono sopravvivere con meno di un dollaro al giorno , come durante le peggiori siccità in alcuni paesi africani.
Paesi che, attualmente, sono molto più ricchi dell’Ucraina, ricordiamolo.
Ma in un paese dove duecentocinquantamila tonnellate di grano spariscono dai magazzini statali senza che nessuno si accorga di niente può succedere questo ed altro.

da Liberticida di Nuke The Whales