Dopo essere stata costretta, per la crisi ucraina, a far saltare la vendita alla Russia di due portaelicotteri d’assalto anfibio classe Mistral per 1,2 miliardi di euro, Parigi e’ in trattative avanzata per cederle all’Egitto. E’ quanto riferisce il britannico Times citando due fonti del governo francese, spiegando che il Cairo le ritiene uno strumento indispensabile per combattere i terroristi dell’ex gruppo islamista Ansar beit al Maqdis, attivi nel Sinai, ed unitisi ad Isis.
Le due ‘Mistral’, di fatto pronte ma congelate in porto, sono considerate il ‘coltellino svizzero’ delle navi da guerra per la loro estrema versatilita’: lunghe 199 metri sono in grado di trasportare ad una velocita’ massima di 19,8 nodi (35 km/h) fino a 16 elicotteri pesanti o 35 leggeri, 1.000 soldati armati di tutto punto e 59 veicoli inclusi 13 carri armati, e 4 battelli da sbarco o 2 hovercraft.
Ai primi di agosto il francese Le Monde aveva parlato di un interesse saudita oltre quello egiziano per le due unita’, ma lo stesso presidente Francois Hollande ha discusso delle cessione al Cairo con l’omolopgo Abdel Fattah al Sisis durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo tratto del Canale di Suez. L’Egitto peraltro, e’ visto con un occhio di favore dal governo francese perche’ e’ stato, l’anno scorso, il primo acquirente del caccia multuruolo Rafale, che Parigi da anni tentava di piazzare all’estero.
In ogni caso per finanziare l’operazione – non immediata perche’ le due navi debbono essere riarmate e ricondizionate con i sistemi francesi, dopo la rimozione degli impianti russi – potrebbero esere sempre i sauditi che finora sono stati i maggiori sostenitori finanziari di al Sisi e dell’Egitto post Fratelli Musulamni. (AGI) .
La Francia come pure tanti altri Stati, pur di fare quattrini vendono armi e mezzi bellici a Paesi che un domani potrebbero utilizzare contro. L’Unione. Europea a tale riguardo dovrebbe regolamentare la materia per avere un modalità unica Din tra tutti gli Stati membri.