Una pioggia di colpi di mortaio provenienti dalle aree in mano alle milizie anti-Assad (armate e addeatrate dagli USA, ndr) è caduta, domenica scorsa, nell’area della città di Damasco dove si trova la chiesa maronita. Lo riferisce l’arcivescovo maronita Samir Nassar, in un appello-comunicato pervenuto all’Agenzia Fides, specificando che i colpi d’artiglieria hanno provocato la morte di nove civili e il ferimento di quasi 50 persone, oltre a danneggiare la sua chiesa e una vicina parrocchia cattolica di rito latino.
Lo riferisce Radio Vaticana. Fa parte della guerra di Siria”, aggiunge l’arcivescovo Nassar nel suo appello, “il fatto di vivere sotto bombardamenti indiscriminati, come in una sorta di roulette russa, che è sempre imprevedibile…”.
“Di coloro che sono morti”, aggiunge, “i sopravvissuti dicono: ‘Almeno non dovrete più vedere e vivere questa crudele tragedia senza fine. Non vedrete i vostri figli, i vostri amici e i vostri vicini soffrire e morire per la violenza cieca e il fanatismo sanguinario, incapaci di salvarli o di aiutarli, senza capire perché”. I sopravvissuti seppelliscono i morti, senza aver potuto curare i feriti, dal momento che mancano gli strumenti e le competenze necessarie. Essi si immergono in silenziosa preghiera davanti alle reliquie dei martiri, che sono i semi della fede”.
Belle le ultime righe del commiato funebre citato da RV: “…Di coloro che sono morti”, aggiunge, “i sopravvissuti dicono: ‘Almeno non dovrete più vedere e vivere questa crudele tragedia senza fine. Non vedrete i vostri figli, i vostri amici e i vostri vicini soffrire e morire per la violenza cieca e il fanatismo sanguinario, incapaci di salvarli o di aiutarli, senza capire perché”.
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Ma sono propio sicuri che i “sopravvissuti” dicono così oppure spediscono montagne di maledizioni a coloro che anno voluto tale eccidio?!
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