STATI UNITI – Colorado, Arizona, New Mexico, California, Georgia e Oregon. Sono sei gli Stati in cui, da aprile, si sono registrati casi accertati di peste bubbonica. E sono uncidi, in tutto, le vittime di questa che si teme possa essere una nuova epidemia. Le ultime tre vittime sono un ragazzo di 16 anni e due uomini di 52 e 79 anni.
LA SITUAZIONE – L’allarme era suonato per la prima volta lo scorso 20 agosto, quando si è diffusa la notizia che nel parco nazionale di Yosemite, in California, un turista ha contratto la malattia: si tratta di un paziente originario della Georgia, nel Sud-est degli Stati Uniti, un uomo che si era recato a Yosemite e nel massiccio montuoso della Sierra Nevada prima di ammalarsi.
LA PESTE – La peste è una malattia infettiva causata da un batterio ed è stata uno dei flagelli più temuti e catastrofici che per millenni ha colpito l’umanità in tutto il mondo. Una settimana fa era stata diffusa la notizia che un bambino che aveva visitato Yosemite aveva contratto la malattia. L’immediata diagnosi e le cure tempestive avevano permesso al piccolo di riprendersi. Ma i ranger del parco aveva segnalato il pericolo dopo avere riscontrato la presenza di diversi scoiattoli contagiati.
COME SI TRASMETTE – La peste viene trasmessa dalle pulci e quando un roditore, come gli scoiattoli di Yosemite, muore, gli insetti si trasferiscono immediatamente su un altro ospite, animale o persona. La malattia è fatale se non trattata prontamente con terapia antibiotica. Il tasso di mortalità per peste bubbonica va dal 66% al 93%, percentuale che scende al 16% se la malattia viene diagnosticata subito e trattata con antibiotici.
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