Non basta il sequestro delle paghe in nero, il governo del premier britannico David Cameron è pronto anche a spedire in carcere gli immigrati illegali che lavorano nel Regno Unito. Si parla di pene detentive fino a sei mesi secondo una nuova misura che sarà inserita nella Immigration Bill, la severa legge sull’immigrazione che verrà discussa il mese prossimo in Parlamento.
Il sottosegretario all’Interno con delega all’immigrazione, James Brokenshire, ha affermato che il governo “continuerà il suo giro di vite contro gli abusi”. Già nei mesi scorsi sono state introdotte norme più restrittive e compiute diverse retate dagli agenti dell’Home Office che hanno arrestato immigrati non in regola con i documenti.
“Nessuno pensi che il Regno Unito sia accondiscendente, se siete qui illegalmente agiremo per impedirvi di lavorare, affittare un appartamento, aprire un conto bancario o guidare un’automobile”, ha affermato Brokenshire, con un elenco di tutte le restrizioni ai tanti migranti che guardano con speranza alla Gran Bretagna.
Fra le altre misure proposte, quella riguardante pub, fast-food e negozi che vendono bevande: rischiano di perdere la loro licenza (con l’elevata probabilità di dover chiudere i battenti) se impiegano personale in modo illegale. L’idea è di estendere questa sanzione anche ad altre attività con staff in larga parte straniero, come ad esempio i servizi di taxi e minicab nelle grandi città, a partire dalla capitale Londra.
Si tratta di un nuovo ma probabilmente non ultimo tentativo da parte del governo Cameron di ridurre l’immigrazione nel Regno Unito. Già a maggio il primo ministro aveva promesso il sequestro di polizia delle paghe in nero dei lavoratori illegali. Le critiche sulla gestione dei migranti che tentano di entrare in Inghilterra da Calais è andata ad accrescere la tensione, spingendo l’esecutivo tory ad adottare misure sempre più drastiche. I risultati però sono stati deludenti per Cameron che non è riuscito a mantenere la promessa di ridurre a decine di migliaia gli ingressi (regolari) nel Paese.
Giovedì usciranno i nuovi dati e già si prevede un altro smacco per il premier. In base agli ultimi disponibili, sono stati 318.000 i migranti in più entrati in modo legale nel Regno Unito nel 2014, una cifra record dal 2005, 109.000 persone in più del 2013. Non ci sono numeri ufficiali, invece, su chi arriva in modo illegale nel Paese. Secondo l’Università di Oxford, è probabile che giovedì emergerà un record storico: la popolazione britannica nata all’estero per la prima volta dovrebbe superare la soglia degli 8 milioni di persone, su un totale di circa 64 milioni di abitanti.