Valanga di scippi dal Portuense a Trastevere: presi ‘i due con l’SH’
Caschi jet, mimetizzanti, per celare il proprio volto. Uno scooter, Honda SH, sempre lo stesso per compiere scippi alla velocità della luce. Le zone, sempre quelle. Erano diventati l’incubo di Portuense, Marconi e Trastevere. Agivano fulminei, sottraendo con gesti repentini gli effetti personali dei malcapitati. I due però sono finiti in manette nei giorni scorsi. Fatale un controllo al quale il duo ha provato a sottrarsi.
L’INCUBO – Dalle sommarie descrizioni fornite agli investigatori, gli agenti a bordo delle volanti della Polizia di Stato in servizio nelle varie zone della capitale, hanno intensificato i controlli dedicando maggiore attenzione ai vari “utilizzatori” del motociclo descritto che in qualche modo corrispondessero alle descrizioni fornite. Giovedì scorso, i poliziotti del Commissariato San Paolo, diretto dal dr. Filiberto Mastrapasqua, hanno notato, in zona Portuense vicino a via Tajani, un motorino SH scuro con due giovani a bordo indossanti caschi jet.
FORZATO POSTO DI BLOCCO – I due giovani alla vista della pattuglia hanno assunto un’ andatura indecisa e ondivaga tanto da aumentare i sospetti degli agenti della Polizia di Stato che hanno deciso di fermare il motoveicolo per un controllo più accurato. All’alt dei poliziotti, il conducente del motoveicolo invece di arrestare la marcia ha accelerato nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
INSEGUIMENTO Dopo un breve inseguimento, i due, messi alle strette dalla pattuglia, dopo aver sbandato, hanno abbandonato lo scooter proseguendo la fuga a piedi in direzioni opposte. Gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti comunque a bloccarli e a condurli presso il Commissariato San Paolo. Identificati, uno è risultato ancora minorenne e l’altro H.B. di 30 anni. Entrambi di etnia rom, sono stati trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, in particolare di uno spadino e di un coltello.
NEL SOTTOSELLA – Nel sottosella dello scooter, risultato rubato, sono stati sequestrati due cappellini con visiera ed un cappello con annessa parrucca utilizzati dai due per travisarsi. Venivano altresì rinvenuti alcuni pantaloni di colore diverso utilizzati per cambiarsi d’abito dopo le attività criminali. Il maggiorenne, è stato arrestato e sottoposto al divieto di dimora nel comune di Roma mentre il minore è stato collocato in una idonea struttura.
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