IL CENTRO DI RICCIONE INSANGUINATO DA 8 BABY PUSHER (17-20 ANNI) CHE SI PRENDONO A COLTELLATE PER IL CONTROLLO DELLO SPACCIO: UNO FINISCE ‘CON LE BUDELLA IN MANO’
TUTTI ARRESTATI: QUATTRO COMASCHI DI ORIGINI ALBANESI CONTRO QUATTRO EGIZIANI, TRA CUI UNO ARRIVATO SU UN BARCONE E PASSATO PER IL CENTRO DI ACCOGLIENZA DI CROTONE. PROPRIO LUI, DUE ORE PRIMA DELLA RISSA ERA STATO IDENTIFICATO E DENUNCIATO PER INOTTEMPERANZA AL FOGLIO DI VIA. E POI, COME PREVEDE LA LEGGE, RIMESSO IN LIBERTÀ
https://youtu.be/xPFLfz-7hC4
(AltaRimini) Sono stati dimessi e trasferiti in carcere due dei tre diciottenni di Como feriti nella rissa con quattro magrebini la scorsa notte in piazzale Roma a Riccione, sulla spiaggia libera dietro il palco di Radio DeeJay. La prognosi per loro è di 20 e 15 giorni. Il terzo diciottenne è ricoverato con prognosi riservata dopo aver subito un intervento chirurgico all’addome.
Illeso e solo denunciato il quarto ragazzo di Como, uno studente di 17 anni. I quattro, due italiani e due nati in Italia da genitori albanesi, tutti senza occupazione, erano arrivati a Riccione qualche giorno fa per le vacanze e raggiungere la zia di uno di questi alloggiata in hotel della Perla Verde. I quattro amici però in Riviera non hanno mai preso alloggio in albergo e gli investigatori sospettano che siano giunti a Riccione con l’intenzione di guadagnarsi le ferie spacciando.
Al diciottenne più grave la polizia ha trovato addosso 5 grammi di marijuana. Quando la notte scorsa i quattro si sono posizionati in piazzale Roma è scattata la rissa con i magrebini, che rivendicavano tutta per loro la zona di spaccio. Grazie alle immagini della videosorveglianza del Comune in poche ore è stato possibile ricostruire la dinamica. Ritrovati in spiaggia due coltelli insanguinati lasciati cadere dai magrebini prima della loro breve fuga.