Migranti o profughi? Con migliaia di persone alla deriva nel canale di Sicilia o ammassate alla frontiera con la Macedonia la rete tv Al Jazeera (la maggiore emittente televisiva del Qatar, finanziatori dell’Isis) ha abbandonato l’uso della parola “migrante” per riferirsi a quanti rischiano la vita per raggiungere l’Europa. La decisione è stata presa – “per ragioni di accuratezza” – dal direttore delle news Salah Negm.
La rete di Doha utilizzerà preferibilmente il termine “refugee”, profugo, “ove appropriato”, si legge sul sito online: “La parola ‘migrante’ è diventato un ombrello molto poco accurato per definire le complessità di questa storia”.
Affidandosi a dati delle Nazioni Unite, Al Jazeera sostiene che “non esiste una crisi dei ‘migranti’ nel Mediterraneo; esiste invece un gran numero di profughi in fuga da inimmaginabili miserie e pericoli e un numero inferiore di gente che cerca di sfuggire a quel tipo di povertà che spinge alcuni alla disperazione”. (ANSA).
Già. Peccato che questi clandestini (non li chiameremo migranti, né profughi) fuggano proprio dai pericoli e dalle miserie spesso causati dal Qatar e dai suoi complici. E’ assolutamente ridicolo che chi finanzia il terrorismo si metta a dare lezioni di politically correct
Abd al-Rahman al-Nuaymi, Salim Hasan Khalifa Rashid al-Kuwari, Abdallah Ghanim Mafuz Muslim al-Khawar, Khalifa Muhammad Turki al-Subaiy, Yusuf Qaradawi sono alcuni dei finanziatori dell’Isis in Qatar.
Abd al-Rahman al-Nuaymi avrebbe donato oltre 600 mila dollari nel 2013 ad Al Quaeda in Siria e due milioni al mese ad Al Quaeda in Iraq. Salim Hasan Khalifa Rashid al-Kuwari – come si può leggere sul sito del dipartimento del tesoro americano – avrebbe donato avrebbe donato centinaia di migliaia di dollari ad Al Quaeda in Iran nel corso degli anni e così anche Abdallah Ghanim Mafuz Muslim al-Khawar.