Il numero due del Califfo al Baghdadi, Fadhil Ahmad al-Hayali, conosciuto come Haji Mutaz, è stato ucciso durante un attacco militare condotto con droni americani lo scorso 18 agosto mentre si trovava in auto vicino a Mosul.
La notizia è stata data dalla rete Cnn e confermata poco dopo dalla Casa Bianca, che ha ricordato come Mutaz, oltre ad essere uno dei numeri due leader dell’Isis, fosse anche il coordinatore dello spostamento di armi, esplosivi, veicoli e persone tra Iraq e Siria. Mutaz era un “membro di Al Qaida in Iraq”, hanno affermato gli americani, che hanno ribadito l’intenzione di distruggere il gruppo terroristico, sulle cui attività la morte di Fadhil Ahmad al-Hayali sono sicuri produrrà un effetto negativo.
ARMI CHIMICHE – Intanto le forze armate americane hanno annunciato di avere le prove dell’uso da parte dei miliziani dello Stato Islamico di armi chimiche. “I test preliminari condotti mostrano tracce di iprite, anche conosciuto come gas mostarda, sui cannoni usati dall’Isis per attaccare le forze curde in Iraq”, ha annunciato il generale brigadiere dei marine Kevin Killea, che dirige le operazioni contro i miliziani del Califfato, sottolineando però che i risultati non sono definitivi e che altri test sono ancora in corso. Ancora da chiarire dove l’Isis possa aver reperito tale armi: una delle possibilità è che gli jihadisti siano entrati in possesso dell’arsenale della Siria.
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