Malgrado la tregua teoricamente in vigore nelle regioni orientali, le autorita’ centrali ucraine hanno giurato di fare ricorso a tutte le armi su cui possono contare per contrastare un nuovo attacco missilistico dei ribelli filo-russi contro Mariupol, lo strategico porto sul Mar d’Azov che rappresenta l’ultimo bastione governativo all’est, e l’unico ostacolo rimasto a impedire ai secessionisti di ‘saldare’ i territori sotto il loro controllo con la Crimea, annessa da tempo alla Russia.
“Utilizzeremo il nostro intero arsenale, e tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, per respingere l’assalto del nemico”, ha avvertito Vladyslav Seleznyov, portavoce delle Forze Armate. “Non possiamo rischiare le vite dei nostri soldati. I ribelli erano soliti sferrare attacchi con razzi ‘Grad’ in rare occasioni”, ha ricordato Seleznyov. “Ormai e’ invece un’evenienza quotidiana”.
I separatisti a loro volta hanno peraltro accusato gli avversari di aver violato il cessate-il-fuoco lanciando da ieri contro le proprie postazioni nel Donbass almeno cinquecento tra missili e proietti di mortaio, e causando la morte di un miliziano e di un civile.
Popolo Ucraino state cadendo in un baratro ideato da chi dell’Ucraina non glie ne importa nulla, ma gli importa di istigare il Popolo Russo non sono ne Ucraino e ne Russo ma mi dispiace x quello che sta succedendo x colpa di altre nazioni che di voi non gli interessa nulla e quantomeno dei morti che ci sono stati e ce ne saranno, riflettete fin quanto c’è speranza e non fatevi abbindolare.