Il Tribunale amministrativo regionale del Veneto ha annullato il provvedimento di revoca delle misure di assistenza emesso dal Prefetto di Treviso nei confronti di quattro migranti ospiti di una struttura di Vittorio Veneto a causa di una protesta attivata dagli stessi il 23 giugno scorso per le condizioni in cui erano sistemati.
Gli stranieri, in particolare, avevano promosso l’occupazione della strada statale n.51 “Alemagna”.
“Le vergognose barricate dei clandestini “presunti profughi” che hanno scatenato il caos a Vittorio Veneto dimostrano che siamo davanti a una situazione esplosiva e ormai fuori controllo. La fallimentare gestione dell’emergenza immigrazione da parte del Governo Renzi-Alfano, che prima ci hanno fatto invadere da migliaia di immigrati e poi hanno scaricato il problema sui nostri territori, è come una bomba a orologeria che potrebbe esplodere da un momento all’altro”.
Così aveva dichiarato l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord, che presenterà alla Commissione Europea un’interrogazione urgente sui fatti di Vittorio Veneto.
PER CHIAREZZA. IL CLANDESTINO NON HA NESSUN DOCUMENTO DEL PREFETTO O QUESTORE DI LASCIARE IL TERRITPRIO ITALICO ,. NON HA NESSUNA CONTESTAZIONE DI ESSERE CLANDESTINO -” IO NON SONO UN AVVOCATO” ; SPACCO UN CAPELLO IN DUE . E COMPRENDO CHE IL TAR AI FINI PROCEDURALI NON POTEVA FARE AKTRIMENTI . I COLLEGHI DI ALFANO SANNO FARE IL LORO MESTIERE . PAGA PANTALONE.!
LA STORIA INSEGNA.=PERSINO IL PREFETTO PONZIO PILATO SI LAVò LE MANO. (NON ESISTEVA IL TAR)…. DOPO SECOLI ; DI MALE IN PEGGIO.!!!