Milano islamica, arrivano due nuove moschee

Ora è ufficiale: a Milano arrivano due moschee. Sono state infatti aperte le buste per l’assegnazione di tre spazi (area Palasharp, via Esterle e via Marignano) da destinare a luoghi di culto.

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Le buste, contenenti le offerte economiche con i rialzi sul canone minimo di affitto per i tre spazi, sono state aperte questa mattina in Largo Treves. A classificarsi per prime sono state tre associazioni islamiche, ma una, il “Centro Islamico di Milano e Lombardia”,che ha presentato un progetto per il lotto di via Marignano, sarà esclusa poichè il bando prevede che non più di due immobili dei tre possano andare a una stessa confessione di religiosa.

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Il primo classificato per l’area del Palasharp è l’Associazione Islamica di Milano, raggruppamento che fa capo al Caim, con un punteggio finale del 77,5 (rialzo del 200%). Per il lotto di via Esterle (ex bagni pubblici) si è classificata l’associazione “Bangladesh Cultural and Welfare”, anche questa facente capo al Caim, con un punteggio finale di 69,5. I locali di via Marignano, invece, con tutta probabilità verranno assegnati alla chiesa evangelica.

Credo che sia una giornata storica, sia per Milano che a livello nazionale sul piano del riconoscimento del diritto diculto, soprattutto per una comunità come la nostra che soffre particolarmente per la mancanza di spazi e di luoghi di culto adeguati“, ha detto Davide Piccardo, coordinatore del Caim, “Questa è la prima delle conclusioni di un processo lungo e abbastanza travagliato in cui abbiamo creduto molto. Il Comune di Milano ha faticato ma ha prodotto un risultato temporaneo che però inizia a cambiare una situazione in positivo. Questo è un processo assolutamente innovativo che può diventare un modello per l’Italia. Alcuni aspetti vanno migliorati ma noi siamo soddisfatti di questa giornata e di questo risultato“.

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Frena invece l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino: “Credo sarà inevitabile un passaggio in consiglio comunale entro alcuni mesi e sono convinto del fatto che dovrà essere questa amministrazione a gestirlo, così che questo iter sia definito e definitivo in pochi mesi e compiuto a tutti gli effetti. Vuol dire rispettare le regole e le leggi. La questione del coinvolgimento di altre istituzioni come la Prefettura o altre verifiche era già stata annunciata e non ci sono novità di nessun genere ma la conferma che vogliamo fare le cose seriamente anche perché ci troviamo di fronte a una strada nuova”. IL GIORNALE