Una ragazza è costretta a dormire per la strada da circa due settimane. La giovane, Veronica Crotti, 35 anni, ha accettato di parlare con MilanoToday per raccontare la sua storia.
Tutto inizia con un inganno: “Mi sono fidata di una persona che, sapendo che non avevo più né una casa né un lavoro, mi ha invitata in un appartamento a Bresso dicendomi che era suo e che lui sarebbe tornato tra qualche mese”.
“Quattordici giorni fa, però, si è presentato il padre di quella persona, vero proprietario della casa”, continua Veronica: “Si è arrabbiato molto e mi ha costretta ad andarmene con le mie valigie”.
La giovane si è rivolta ai servizi sociali del comune di Bresso e ha parlato con gli assistenti sociali e l’assessore, Patrizia Manni. “La risposta è stata che non potevano fare nulla e di rivolgermi ai dormitori”, spiega Veronica. “Purtroppo, però, soffro di gravissimi attacchi di panico e prendo anche farmaci per questo. Ho bisogno di tranquillità”.
Così la 35enne è andata a dormire alla stazione di Bruzzano per undici giorni. Poi ha deciso di ritentare la strada del comune e si è piazzata davanti al municipio di Bresso, venerdì 31 luglio. Il sindaco si è presentato verso le otto di sera. Nel frattempo, durante la giornata, alcuni cittadini – mobilitati sia avendola vista di persona sia attraverso Facebook – hanno fatto una colletta per garantirle un albergo.
L’incontro con il sindaco, però, non ha avuto molto successo. “Mi ha detto che due settimane per strada sono ‘poche’ e che, avendo la residenza a Bresso da un mese e mezzo, non si può fare niente”, spiega Veronica. Il primo cittadino l’ha accompagnata comunque in un albergo di via Ornato, a Milano, insieme ad altre persone. Alla reception, mentre la giovane tirava fuori i soldi della colletta, lui ha messo la differenza.
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