Il Califfo Jiafar al Siqilli, apostata cristiano, Governatore della Sicilia?

In un’intervista di una decina d’anni fa mi fu chiesto con invidiabile candore: “Ritiene anche lei che l’Europa sarà cristiana o non sarà ?”.

Io penso -dicevo- che l’Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è “la cultura del niente” , della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall’edonismo e dall’insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’islam che non mancherà: solo la riscoperta dell’”avvenimento cristiano” come unica salvezza per l’uomo – e quindi solo una decisa risurrezione dell’antica anima dell’Europa – potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto.” (Cardinale Giacomo Biffi)

di Pucci Cipriani

.L’Onorevole Giorgia Meloni ha dichiarato:

“Matteo Salvini vorrebbe Pietrangelo Buttafuoco governatore della Sicilia…in estrema sincerità non credo sia una buona idea candidare alla guida della Sicilia una personalità che ha deciso di convertirsi all’Islam … Ognuno è libero di professare la religione che vuole, ma credo che in questi anni l’Italia e l’Europa debbano rivendicare le proprie origini greche, romane e cristiane davanti a chi vorrebbe spazzarle via”

Sono seguite le reazioni furiose del pubblicista siciliano che, in effetti, si è “convertito” all’Islam diventando Jiafar al Siqilli, e, risultando battezzato, è diventato così “apostata”, in quanto : “Gli apostati sono coloro che abiurano , ossia rinnegano con atto esterno la fede cattolica che prima professavano” e gli apostati si pongono fuori della Comunione dei Santi, per cui : “rimangono privi delle preghiere pubbliche, dei sacramenti, delle indulgenze e della sepoltura ecclesiastica”…

C’è di che tremare…e invece il Buttafuoco se la ride e “butta fiamme” sugli altri a cominciare dalla Meloni – che ha fatto l’unica dichiarazione che avrebbe dovuto fare qualsiasi persona di Destra e di buon senso – che liquida con un epiteto signorile e “saraceno” : pezzente! Infatti, secondo l’autore di “Caffè Voltaire”, l’On. Giorgia Meloni non sa che : “la Sicilia Islamica fu l’esempio più alto di civiltà del Mediterraneo” e non conosce “Il Canzoniere” di Ibn Hamdis, il più potente canone poetico della letteratura italiana in lingua araba…” etc. etc.

Il tutto mentre si mobilitano contro Giorgia Meloni, i “Verdi Rossi Neri” (Ed. Lindau), parafrasando il titolo di un interessantissimo libro di Alexandre Del Valle, con la prefazione di Magdi Cristiano Allam, che mette in evidenza : “La convergenza degli estremismi occidentali : islamismo, comunismo, neonazismo”, tanto che Maurizio Murelli sul suo profilo di face book chiosa la dichiarazione dell’esponente di FdI, dopo aver riportato gl’insulti del collaboratore de “Il Foglio” e de “Il Fatto Quotidiano” (ma è lo stesso Buttafuoco che un tempo era collaboratore delle edizioni di AR di Franco Freda o si tratta di omonimia?), chiosa senza possibilità d’appello “Ecco cosa succede a certi politici che criticano questi giganti del pensiero”…

Lasciamo perdere, misericordiosamente, i “giganti del pensiero” e andiamo un po’ indietro nel tempo…

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Anni fa i comunisti del PDS, con le truppe cammellate pannelliane e i potentissimi Gianfranco Fini e Stefania Prestigiacomo davano il peggio di se stessi nella difesa della fecondazione eterologa e delle altre “manipolazioni”, mentre tutta la stampa e le televisioni esaltavano per questa “nuova conquista” con già in mente le successive, ovvero l’eutanasia e le nozze pederastiche… oggi sull’agenda renziana; intanto Gianfranco da Montecarlo aveva iniziato a distruggere AN (il vecchio MSI l’aveva già rottamato con l’assenso dei “colonnelli”) con la storia di una nuova visione etica non priva di filoislamismo di ritorno e della cittadinanza agli immigrati . La vittoria dei cattolici nel referendum sull’eterologa e la scomparsa definitiva di Finoglio dalla scena politica dimostrarono, ancora una volta, che la maggioranza dei cittadini italiani (e non solo di quelli di Destra) restava e resta tuttavia fondamentalmente “conservatrice”, cattolica e attaccata alla Tradizione occidentale.

Infatti, ogni volta che – da Destra – si era cercato di “deviare” tutto era sempre finito in un flop! Ricordate, negli anni Settanta, la Destra animalista, abortista, neopagana e filoislamica di Alain de Benoist e che ebbe i suoi seguaci italiani in quel branchetto di intellettuali i cui nomi omettiamo per carità cristiana?

Quella vecchia, vecchissima Destra che si rifaceva alle nebbie di Avallon, ai fantasmi e alle fantasime di un passato che non vuol passare, fu chiamata “nuova destra”… poi vi fu la diaspora di quei militanti e dei loro portaborse. I quali ultimi fecero da “base culturale” al nuovo Movimento di Gianfranco Finoglio (qualcuno fu messo anche, da Alemanno, Assessore alla Cultura al Comune di Roma) insieme a qualche radicale tra cui il famigerato Benedetto Della Vedova… La mannaia elettorale fece giustizia di questi cervelli (si fa per dire!)

C’era allora, al culmine delle sue fortune politiche, nel partito finiano, la giovane Giorgia Meloni e il sottoscritto cercava (e non trovava) disperatamente qualche illustre nome di intellettuale e di politico, che avesse avuto il coraggio di firmare un “Manifesto” contro le manipolazioni genetiche e in difesa dell’embrione, prima del referendum. Il fuggi fuggi.

Giovanni Donzelli, un caro amico, allora Consigliere Comunale a Firenze per AN, mi dette il numero di telefono di Giorgia Meloni : “Prova a telefonarle e chiedi la sua firma… Lei sui temi etici è dalla nostra parte…” Telefonai a malincuore: figuratevi se un “pezzo grosso” del partito finiano avrebbe messo la firma in calce a un documento che le avrebbe impresso a (butta)fuoco il marchio di “reazionario”! E invece ebbi fortuna. La Meloni, unica tra i rappresentanti di partito di un certo peso, dopo che le ebbi letto il manifesto mi autorizzò a mettere la sua firma senza neanche chiedermi chi fossero gli altri (sconosciuti) firmatari e chiosò: “…ci mancherebbe altro. Io sono qui a vostra disposizione. Questa è una battaglia in difesa dell’embrione e della vita che va fatta…”

Chi conosce l’ambiente della Tradizione sa bene che queste sono cose che non si dimenticano. Che restano. Che fanno testo (non voglio usare la parola Storia).

Poi Giorgia Meloni, mentre Fini, per adeguarsi ai “canoni” radicali, dichiarava di aver fumato la marijuana in gioventù – sdoganando così lo “spinello” (che è una droga pericolosa e nociva quanto l’eroina!) in attesa che qualcun altro, con l’annunzio che avrebbe masticato alcune foglie di coca, sdoganasse la cocaina – scrisse contro la droga e ultimamente si sta battendo contro questa ulteriore e nociva divisione fatta dal governo tra droga “leggera” e droga “pesante”, sapendo bene che la differenza esiste soltanto nel cervello di Pannella e dei tossici… La stessa Meloni , poco tempo fa, non seguita da tutto il suo partito, si dichiarò contro il “divorzio breve” (che considera il matrimonio meno del contratto di una mucca) e ha tuonato, a ragione, contro i matrimoni pederastici, mentre un ras del suo partito, l’On. Ignazio la Russa – che molti danno in partenza verso nuovi lidi di “falsa destra radicale”, in compagnia di Alemanno Gianni, Menia Roberto, Storace e Ronchi e tutta la spazzatura di altri parti tipo Tosi, Passera, Alfano etc., con la regia del Generale senza esercito Gianfranco Finoglio – dichiarava papale, papale, mentre la Boldrini voleva imporre la legge sui matrimoni gay: “Una volta tanto ha ragione la Boldrini, occorre varare al più presto una legge per i diritti civili (matrimoni pederastici n.p.c.) io sono pronto a votarla…anche subito!…” (TG3 ore 19 del 22 – VII – 2015)

Ecco una volta tanto non mi sono pentito di aver votato come ho votato, ovvero per Fratelli d’italia – e Dio solo sa lo stomaco che ho avuto a mettere la mia crocetta su un simbolo che rievoca i crimini risorgimentali, oltre a quel vago puzzo di Loggia, nei confronti del Regno del Sud e degli altri Stati preunitari, carichi di Storia e di Gloria, come la Serenissima Repubblica Veneta – in quanto il comportamento di questo partito è in linea con la Tradizione occidentale e cattolica… fortunato poi l’abbinamento in Toscana: votando il mio amico Donzelli, ho votato anche per il Presidente Leghista, l’economista Borghi, di cui ho profonda stima e ho così contribuito a far passare in Regione brave persone che hanno sempre fatto la loro battaglia contro l’invasione islamica (Jacopo Alberti docet).

E non nascondo la mia simpatia anche per Salvini il quale, con un umiltà propria delle persone intelligenti e non dei palloni gonfiati, a una provocatoria domanda se lui fosse cattolico rispose (cito a memoria):

“Io sono divorziato… so di vivere in una situazione di disordine… ma ogni tanto vado in chiesa, con mio figlio, e lo porto ad accendere una candela…”

Risposta migliore non la poteva dare: del resto anche nella sua battaglia contro l’invasione islamica e la dittatura del LGTB (Lesbiche Gay Trans Bisex) ha dimostrato di combattere contro il relativismo e a favore dei “principi non negoziabili” (Benedetto XVI) e quindi di essere più cattolico di tanti baciapile sinistrorsi che sono tutti culo e camicia con gli islamici e invece di andare ad accendere una candela in chiesa, fanno, al più, la “raccolta differenziata” o “spengono la luce prima di addormentarsi” come raccomandato dall’enciclica terzomondista “Laudato si’”, quando non facciano la battaglia a favore del “tribalismo” e contro la proprietà privata.

Se avessi l’autorevolezza e l’autorità di poter dare un consiglio a Salvini sarebbe questo:

“Stia attento, Onorevole, alla scelta dei suoi collaboratori, per non incorrere in spiacevoli fraintendimenti come quando affermò che nel “Pantheon” della lega c’erano Sturzo (che ci sta bene) e don Milani (che ci sta malissimo), dimenticando che il famigerato prete rosso fu uno dei “cattivi maestri” e, forse, inconsapevolmente, uno degli ideologi del Sessantotto con la sua idee di odio sociale e scuola tipo “comune cinese”… Inoltre, siccome mi risulta, che il nome di Buttafuoco (Jiafar al Siqilli ) come Governatore (Califfo o Emiro) dell’Isola non l’abbia fatto Lei ma il responsabile di “Noi con Salvini” della Sicilia, l’On. Angelo Attaguile, (Lega per le Autonomie), ex Presidente del Catania calcio, forse più attento e competente in fatto di palloni che di politica, gli ricordi che la Sicilia è italica (come le popolazioni del Lazio) da tremila anni e che è stata “la Perla” del glorioso e non dimenticato Regno del Sud e che gli arabi in Sicilia erano stranieri e occupanti e come tali ricacciati in mare dopo due secoli di occupazione… per il resto, Onorevole Salvini, continui la sua battaglia che non è soltanto a favore dei popoli ma anche della Civiltà Cristiana…”

Finis.

Per quanto riguarda la prosopopea dei vari Buttafuoco che ripetono il ritornello della grande civiltà islamica vorremmo rispondere con le parole di Oriana Fallaci che fu un’”atea devota” ma che va considerata “naturaliter cristiana :

“…Contrasto tra – fra – le – Due – Culture? (la Fallaci si riferisce a coloro che parlavano di cultura islamica” in contrapposizione a “cultura cristiana” n.p.c.) Bè, se vuoi proprio saperlo, a me dà fastidio perfino di parlare di due culture: metterle sullo stesso piano come fossero due realtà parallele, di uguale peso e di uguale misura. Perché dietro alla nostra civiltà c’è Omero, c’è Socrate, c’è Platone, c’è Aristotele, c’è Fidia, perdio. C’è l’antica Grecia col suo Partenone, la sua cultura, la sua architettura, la sua poesia, la sua filosofia, la sua scoperta della Democrazia eccetera. C’è l’antica Roma con la sua grandezza, il suo concetto della Legge, la sua letteratura, i suoi palazzi, i suoi anfiteatri, i suoi acquedotti, i suoi ponti, le sue strade. C’è un rivoluzionario, quel Cristo morto in croce, che ci ha insegnato (e pazienza se non lo abbiamo imparato) il concetto dell’amore e della giustizia…C’è Leonardo da Vinci, c’è Michelangelo, c’è Raffaello: C’è la musica di Bach e di Mozart e di Beethoven, su su fino a Rossini e Donizetti e Verdi and Company. Quella musica senza la quale noi non sappiamo vivere, e che nella loro cultura o supposta cultura è proibita …E infine c’è la scienza, perdio, e la tecnologia che ne deriva…Copernico, Galileo, Newton, Darwin, Pasteur, Einstein (e dico i primi nomi che mi vengono in mente) non eran mica seguaci di Maometto . O mi sbaglio? Il motore, il telegrafo, l’elettricità, la radio, il radio, il telefono, la televisione non si devono mica ai mullah e agli ayatollah. O mi sbaglio? Le navi a vapore, l’automobile, l’aereo, le astronavi…E anche se tutto questo fosse roba da buttar via, ma non mi sembra proprio, dimmi: dietro l’altra cultura, la cultura dei barbuti con la sottana e il turbante, che c’è? Boh! Cerca cerca, io non ci trovo che Maometto col suo Corano e Averroè coi sui meriti di studioso, (I Commentari su Aristotele eccetera), e il solito ‘Omar Khayyam…”

Gia’ quell’ ‘Omar Khayyam che mi riporta ai tempi lontanissimi del Liceo, quando gli studenti asini, che non riuscivano a tradurre Properzio o Quintiliano ti citavano Omar Khayyam e lo facevano con quella prosopopea propria dei somari che si vantano di essere ignoranti, come il parroco del mio paese, don Mohamed Tagliaferri, che si vanta di non conoscere una parola di latino ma va in moschea a sdottoreggiare sul Corano e sul Concilio… Ma, contenti, cari lettori, ora Jiafar al Siqilli, ovvero Pietrangelo l’Apostata, aspirante all’Emirato di Sicilia, ci ha finalmente aperto gli occhi e svelato l’esistenza – e noi che pensavamo di essere a posto con Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Pulci, Metastasio, Carducci, Pascoli, Alfieri, Foscolo, Parini, Giuliotti e robetta del genere ! – del grande e immarcescibile Ibn Hamdis … e allora, con un governatore islamico, e con i versi sublimi di questo Ibn Hamdis, immaginiamo prediletto figlio del Profeta, anche noi potremo gustare, nei giardini del paradiso islamico, la desiata “ombra” degli alberi frondosi; distesi su divani d’oro, con preziosi cuscini, coppe, calici e vassoi perlati pieni di frutta di stagione, il tutto servito da efebici fanciulli di eterna giovinezza, attenderemo i piaceri erotici donati dalle “Huri”, perennemente vergini, dallo sguardo pudico…insomma la fine del mondo…

E dire che l’Onorevole Giorgia Meloni, con quella sua mania di appartenere alla cultura e alla Tradizione dell’Occidente cristiano e di seguire gente come il Cardinal Biffi, ci voleva privare di tutto questo ben di Dio, pardon, di Allah…

RISCOSSA CRISTIANA