Rischiano di finire all’asta 28 alberghi della Sardegna chiamati a restituire 35 milioni di euro di fondi comunitari per un errore in un bando. “La Regione ha provocato il danno e ora deve trovare una soluzione per risolverlo, altrimenti non ci resta che chiudere”, protesta Domenico Caruso, titolare dell’hotel San Marco di Alghero (Sassari), dopo che il tribunale di Cagliari ha rigettato il ricorso contro l’ingiunzione di pagamento emessa dalla Regione per recuperare i fondi comunitari.
“La vicenda risale a 15 anni fa”, ricorda Caruso. “Numerosi imprenditori alberghieri nel 2002 hanno attinto a contributi stanziati per cofinanziare opere di ristrutturazione e ampliamento degli hotel e riqualificare l’offerta turistica in base alla legge regionale 9 del 1998. Salvo poi scoprire che quegli aiuti non potevano essere concessi a chi aveva avviato i lavori in una data antecedente la richiesta di finanziamento“.
“Rifiutata la richiesta di risarcimento danni nei confronti della Regione”, prosegue Caruso, “le imprese alberghiere non hanno piu’ nessuna arma per evitare le cartelle milionarie da Equitalia, che sono gia’ arrivate con cifre da capogiro da restituire in 60 giorni e, addirittura, con solleciti da parte della Regione, da pagare preferibilmente in soli 5 giorni. Per molti, dopo 30 anni di sacrifici e investimenti, sara’ la fine. Centinaia di lavoratori si troveranno da un giorno all’altro ad allungare le gia’ fin troppo affollate file di disoccupato”.
“Facciamo appello al governo, al Consiglio regionale e, in particolare, ai rappresentanti politici e istituzionali del territorio”, conclude l’imprenditore algherese, “affinche’ si apra subito un tavolo di confronto per trovare una via d’uscita a questo dramma, provocato dalle stesse istituzioni in cui noi avevamo riposto la nostra fiducia”. (AGI) .