Il padre padrone non voleva che la figlia uscisse, specialmente con quelle persone, e allora poche sere fa, quando è rientrato e non l’ha trovata in casa, ha preso l’auto ed è andato, insieme alla moglie a cercarla per tutto il paese. L’ha individuata in un bar del centro, quindi è sceso dall’auto, l’ha raggiunta ed ha cominciato picchiarla a sangue con un bastone, davanti agli altri clienti.
Il fatto pare accaduto a Kabul, ma in realtà è successo a Montefalco un piccolo comune del perugino. L’uomo (se gli Uomini sono questi), un cinquantenne residente nello spoletino (ma tutt’altro che spoletino), insieme alla moglie (di quelle che non osano mai mettere in discussione le decisioni del marito) ha raggiunto la figlia (da notare, maggiorenne) che si trovava in un bar del centro insieme a un gruppo di amici e conoscenti (non si tratta certo di integrazione ma possiamo almeno parlare di inclusione) quando il padre arrivato, di gran carriera gli è andato incontro con un bastone ed ha preso a picchiarla con violenza.
I frequentatori del bar sono rimasti sorpresi e allibiti dalla gravità della cosa e lui, il padre padrone, con l’aiuto della moglie, l’ha strattonata e quasi prelevata per le braccia e fatta salire a forza nell’auto. In questo frangente alcuni presenti hanno cercato di difendere la giovane, ma l’energumeno ha estratto dall’auto un grande coltello da cucina e ha preso a minacciare chiunque fosse da ostacolo. E’ stato proprio in quel momento che, grazie all’iniziativa di questi ‘difensori’ , mentre il padre era intento a minacciare gli amici della giovane con il coltello, la ragazza è riuscita a scendere dalla macchina e a scappare andando a nascondersi in una strada laterale.
Nel frattempo erano stati allertati i Carabinieri che in pochi minuti hanno inviato sul posto una pattuglia che ha subito fermato i due coniugi che stavano tentando di fuggire a bordo della loro auto.
All’arrivo dei Carabinieri, il padre padrone ha cercato di gettare via il coltello ma senza esito. E’ stato quindi tratto in arresto per lesioni e minacce aggravate dall’uso di armi e poi messo agli arresti domiciliari, mentre per la moglie non è dato sapere….
Ormai in questo Paese, soggiogato dall’ideologia del politicamente e soprattutto dell’islamicamente corretto, non è dato sapere la nazionalità (ammesso che l’abbiano) dei componenti di questa famigliola che secondo la terza carica dello Stato “sono l’avanguardia di uno stile di vita che presto sarà lo stile di vita di moltissimi di noi….”
ORMAI IL “CERVELLO” DI COSTUI E’ CATALIZZATO. – NON HABBIAMO NECESSITà DI CERTE CULTURE.- SE LE TENGA IL RESPONSABILE MORALE SUL TERRITORIO.!
Invia questo padre indegno e la madre di nuovo nei loro paesi e lasciare che la loro figlia soggiornare e fare in modo che non hanno mai ritorno.
E già proprio un magnifico stile di vita!Abbiamo tutto da imparare da costoro!