Bologna: eroinomani gettati per strada, ogni giorno scene di consumo e degrado

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I residenti di via Belle Arti e dintorni raccolgono, ormai all’ordine del giorno, segnalazioni e immagini che denunciano una situazione di degrado dovuta alla presenza massiccia di tossicodipendenti che ‘occupano’ alcuni anfratti per iniettarsi una dose lasciando poi le siringhe per terra, ma anche negli interstizi dei muri. E’ il ritorno a “un passato che non si vorrebbe neppure ricordare”, dicono in molti mentre chiedono indirettamente che l’attenzione su questo fenomeno sia viva.

Ma l’emergenza non è limitata alla zona Belle Arti e neppure alla zona Universitaria, anche se di certo è qui che si concentrano diversi luoghi ‘segnalati’: a partire da Vicolo Facchini, dal quale partì una segnalazione (“una pioggia di siringhe”) e qualche tempo dopo fu trovato il cadavere di un 35enne morto per overdose. E c’è poi anche una sorta di “mappa del buco” che interessa tutta la città, dal centro alla periferia: qui anche via Begatto, alcuni giardini pubblici e via Ferrese.

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