Abusivo pestato, bomba distrugge lo stabilimento balneare di Torre Chianca

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TORRE CHIANCA (Lecce) – Il boato è stato udito alcuni prima minuti delle 4 nella marina di Torre Chianca. Un ordigno, piazzato nei pressi dello stabilimento balneare “Lido Cambusa”: tre cabine in muratura sono crollate a causa della potente deflagrazione. L’onda d’urto, infatti, ha travolto gli edifici che erano stati adibiti a magazzini.

DANNI – All’interno dei locali, uno dei quali usato come infermeria, oltre alle provviste alimentari, anche le attrezzature, la strumentazione utilizzata dai dj e altri oggetti. Ingente il valore dei danni, al momento in fase di quantificazione. Sul posto, oltre alle guardie giurate dell’istituto di vigilanza “La Velialpol”, i vigili del fuoco del comando provinciale assieme agli agenti di polizia della sezione volanti e della squadra mobile.

LE INDAGINI – Gli inquirenti hanno individuato alcuni potenziali testimoni i quali, nel corso della mattinata, sono stati ascoltati presso gli uffici della questura, nel tentativo di recuperare il maggior numero di elementi possibile. Al momento, tuttavia, resta sconosciuto sia l’esatto importo del danno causato dall’ordigno, sia la tipologia della bomba stessa.

Alcune ore prima della deflagrazione, due persone sono state arrestate. In quello stesso lido, infatti, un abusivo 17enne, di origini africane, è stato brutalmente pestato e tenuto persino con la testa sott’acqua, dopo la discussione per un acquisto.

Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di ieri a ridosso dello stabilimento balneare nei pressi di Torre Chianca – nel quale poi, nel corso della notte si è verificata un’esplosione – dove un 17enne della Nuova Guinea sarebbe stato avvicinato da due persone che gli hanno chiesto di provare alcuni occhiali da sole che il ragazzo portava in giro su un espositore. Dopo aver mercanteggiato sull’acquisto, l’extracomunitario si sarebbe accorto di essere stato derubato di alcuni oggetti e del guadagno di una giornata di lavoro.

La richiesta di restituzione di quanto sottratto illecitamente ha però scatenato la reazione di due leccesi: Mirko Castelluzzo, 36enne, e Federico Ferri, 25enne. Il 17enne è stato colpito con calci e pugni e trascinato in mare, dove Castelluzzo lo avrebbe afferrato per il collo, mentre Ferri lo avrebbe spinto sott’acqua.

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