Mafia Capitale, arrestati Massimo Perazza e Andrea D’Aloja
Undici milioni di litri di gasolio per la Marina trasportati da una nave che in realtà non esiste più dal 2013. Una truffa perfetta, scoperta e che a dicembre aveva portato all’arresto di 6 persone. All’appello mancavano però Massimo Perazza detto “il romanista” e Andrea D’Aloja.
Due dei ricercati nell’ambito dell’inchiesta di ‘Mafia Capitale’, sono stati estradati oggi in Italia da Santo Domingo. Scortati da agenti dell’Interpol, i due, su cui pesava un ordine di cattura internazionale, sono giunti poco dopo le ore 16 all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea. Ad attenderli, Polizia di Frontiera e Guardia di Finanza.
I due, in carcere per decisione del Tribunale di Roma dopo le indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria, rientrano nell’operazione Ghost Ship, a seguito degli elementi emersi nell’ambito dell’operazione Mondo di Mezzo. Lo stratagemma utilizzato, con la complicità di appartenenti alla stessa Marina Militare, consisteva nell’attestare falsamente il rifornimento del citato deposito per mezzo della nave cisterna denominata Victory I, in realtà mai attraccata nel porto di Augusta ed anzi affondata nell’Oceano Atlantico mesi prima.
In questo modo è stata attestata falsamente la fornitura di oltre 11 milioni di litri di gasolio navale, del valore complessivo di oltre 7 milioni di euro, pari al danno subito per le casse dell’Erario. A dicembre dello scorso anno, Perazza e D’Aloja, tra i principali artefici della citata frode attraverso l’utilizzo di società italiane a loro riconducibili, sfruttando la rete di conoscenze internazionali, avevano dato inizio alla loro latitanza estera, rifugiandosi nella Repubblica Dominicana.
Grazie alla collaborazione offerta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale – 3^ Divisione Interpol, le Fiamme Gialle sono però riuscite a localizzare i due nella città di Cabarete, ottenendone poi l’espulsione dal territorio caraibico con la collaborazione delle autorità locali.
La latitanza ha avuto fine alle ore 16.00 di oggi quando, presso l’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, con l’atterraggio del volo proveniente dalla Repubblica Dominicana, Perazza e D’Aloja sono rientrati in Italia, scortati da personale della polizia domenicana. Ad attenderli la Polizia di Frontiera ed i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, che li hanno tradotti nel carcere romano di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
romatoday.it