Coop rosse: se fai cadere 2 viadotti in Italia, Renzi ti promuove in Kenya

Sace, Intesa Sanpaolo e BNP Paribas, in occasione della missione del premier Matteo Renzi in Kenya, hanno annunciato la finalizzazione dell’operazione di finanziamento del progetto della diga di Itare, del valore complessivo di 306 milioni di euro, realizzato da CMC-Ravenna per conto del National Treasury keniota. L’accordo è stato infatti firmato in occasione della visita a Nairobi del presidente del Consiglio italiano.

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Il finanziamento, messo a disposizione da Intesa Sanpaolo e BNP Paribas include una tranche interamente garantita da Sace di 270 milioni di euro e una tranche commerciale di 36 milioni di euro.

La missione di Renzi è stata quella di promuovere l’affare della coop rossa di cui, qualche mese fa, fingeva di ignorare perfino i nomi dei responsabili.

La CMC Ravenna è infatti salita agli onori della cronaca a gennaio, quando il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento è crollato pochi giorni dopo l’inaugurazione.

Viadotto Scorciavacche, Palermo. Inaugurato il 23 dicembre, crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Pagherà tutto. #finitalafesta”. Così scrisse, fingendosi indignato, quasi infuriato, su Twitter, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo aver appreso la notizia del crollo.

Quello che Renzi faceva finta di non sapere è che, secondo quanto riportato da LiveSicilia e ripreso anche dall’Ansa, a realizzare i lavori è stata la “Bolognetta scpa“, raggruppamento di imprese tra la capofila CMC di Ravenna, Tecnis e CCC, cioè due grandi e notissime Cooperative “rosse” emiliane.

Non solo. Lo scorso 7 luglio, nell’Agrigentino, il ponte Petrusa, sulla statale 626 Ravanusa-Licata, crollò per un cedimento strutturale mentre transitavano tre auto. Miracolosamente quattro persone, tra le quali una donna incinta, se la cavarono con lievi ferite.

Se fai cadere due viadotti, con un bel danno per le casse dello stato, Renzi va fino in kenya a promuoverti, a spese dei contribuenti.

Ecco perché Soros investe in Italia con le «cooperative rosse»