Si sono chiuse con undici rinvii a giudizio le indagini preliminari sulle presunte firme irregolarità nei moduli di presentazione di alcune delle liste del centrosinistra che, alle ultime elezioni regionali, hanno sostenuto la vittoria del governatore Sergio Chiamparino.
Secondo la tesi della Procura, infatti, la firma dell’autenticatore di 24 elenchi di sottoscrizioni, per un totale di circa 600 elettori, è stata falsificata. Nelle carte compaiono tre nuovi nomi: si tratta del consigliere regionale Daniele Valle, vice segretario provinciale del Pd torinese, di sua moglie Alessandra Orlandi e Salvatore Palermo. “Mi viene contestato d’aver falsificato la firma di mia moglie – scrive Valle sul suo profilo Facebook -. Sono speranzoso di poter chiarire bene e in fretta la questione, con fiducia piena nella magistratura”.
Si va, invece, verso l’archiviazione per altre cinque persone, tra le quali la consigliera regionale del Partito democratico Nadia Conticelli, l’ex consigliere provinciale Umberto Perna, i dipendenti Carola Casagrande e Gianni Ardissone e il vice presidente della Circoscrizione 5 Giuseppe Agostino.
In galera.