Nel 2013, il 12% degli italiani dai 14 anni in su ha rinunciato, nei 12 mesi precedenti, a una visita odontoiatrica o a trattamenti per motivi economici. Lo rileva il rapporto ‘Il ricorso alle cure odontoiatriche e la salute dei denti in Italia 2013’ dell’Istat. Sul totale di chi rinuncia alle visite, i motivi economici incidono per l’85,2%. La quota di popolazione che durante l’anno si è rivolta al dentista o all’ortodontista è il 37,9% nel 2013, dal 39,3% del 2005. In aumento, dal 24% al 29,2%, la percentuale di chi ha dilazionato le visite in un arco temporale più lungo, da 1 a 3 anni.
Si riduce anche il numero di trattamenti effettuati: coloro che si sono sottoposti a un solo tipo di trattamento nell’anno sono il 70,7% (49,3% nel 2005) e diminuisce il ricorso ai dentisti che esercitano la libera professione. Nel Mezzogiorno solo il 27,7% della popolazione di 3 anni e più ha fatto ricorso alle cure odontoiatriche rispetto alla media nazionale del 37,9%. Anche per le visite di prevenzione o per la pulizia dei denti, la quota di persone nel Meridione (16,1%) è la metà del Nord (30,7%), mentre è doppia la percentuale di coloro che non sono mai stati da un dentista (12,1% contro 6,2%). ansa
Tra poco arriveremo a questi metodi