Immigrati: sbarcati in 450 a Cagliari, critico il quadro clinico

Ha attraccato questo pomeriggio alle 15, al Porto Canale di Cagliari, la barca norvegese Siem Pilot con a bordo circa 450 migranti, accolti dalla macchina dei soccorsi sarda, che si era attivata gia’ da ieri sera. Lo sbarco odierno ha presentato – si legge in una nota della Regione Sardegna – un quadro con criticita’ maggiori e piu’ rilevanti rispetto agli arrivi precedenti.

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La nave norvegese Siem Pilot ha raccolto i migranti di tre diverse imbarcazioni. Gli uomini e le donne arrivati oggi provengono, per la maggior parte dei casi, dalla Nigeria e dal Senegal, pochi dalla Eritrea. In tanti hanno dichiarato di essere stati in Libia per quasi un anno e, stando ai primi soccorsi, mostrerebbero segni evidenti di deprivazione.

Oltre al ragazzo deceduto, per il quale si stanno attivando tutte le procedure del caso tramite la Procura, per comprendere la causa della morte e l’eta’ – si suppone abbia tra i 17 e i 20 anni – a bordo si e’ riscontrato un quadro clinico generale compromesso. Sono soprattutto le 150 donne, per cui si sta provvedendo al momento ai ricoveri e alle medicazioni, quelle che presentano i problemi sanitari di piu’ grave portata, specie ustioni di livello importante. Molti i casi di disidratazione e infezioni della pelle, dovute anche alla scarsa igiene personale.

Si contano 15 persone affette da scabbia, ora in isolamento, in attesa di essere visitate. Altro caso, mai avvenuto prima durante uno sbarco a Cagliari, e’ quello di un uomo con gravi problemi alla vista, per il quale si e’ intervenuti tempestivamente con un ricovero. Nel Cagliaritano saranno ospitate 214 persone, altre 136 andranno in provincia di Sassari, 54 nel Nuorese e 42 nell’Oristanese.

Il piano di assistenza al Porto Canale e’ stato coordinato da Silvana Tilocca, direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl 8, insieme al 118, la Protezione Civile insieme ai volontari, la Croce Rossa, i mediatori culturali, gli uomini del Corpo forestale, e i medici della sanita’ marittima insieme alle forze dell’ordine. Per la prima volta, nel contesto di assistenza allo sbarco dei migranti, il Sistema della Protezione civile si e’ avvalso anche di un gruppo di radioamatori delle associazioni di volontariato, permettendo un monitoraggio in tempo reale con uno scambio di informazioni tra il medico a bordo e gli operatori a terra. (AGI)