Senza conoscere il principio di “abrogazione”, gli Occidentali, continueranno a mal interpretare il Corano e a credere erroneamente che l’Islam sia una “religione di pace”.
Questo articolo è il primo di una sintetica guida che si propone di aiutare i nostri lettori a conoscere le verità fondamentali dell’Islam e ad aiutare chi è già esperto, a trasmettere meglio agli altri i fatti. Una piccola guida concepita per dare concise spiegazioni degli aspetti più dibattuti dell’Islam e delle loro implicazioni per la società occidentale con lo scopo di fare chiarezza sulle comuni credenze sull’Islam e per spiegare l’inadeguatezza delle opinioni oggi più diffuse. Tutti si devono sentire autorizzati a diffonderle. (Armando Manocchia)
Secondo l’insegnamento Islamico, il Corano ci è giunto come una serie di rivelazioni di
Allah, mediante l’Arcangelo Gabriele, al profeta Maometto, che poi le dettò ai suoi
seguaci. I Compagni di Maometto impararono a memoria le varie parti del Corano e le
scrissero su quello che avevano a portata di mano; questi frammenti furono
successivamente raccolti in forma di libro per ordine del terzo Califfo, Utman, alcuni
anni dopo la morte di Maometto.
Il Corano è lungo quasi quanto il Nuovo Testamento. E’ composto da 114 Sure (da non
confondere con la “Sira”, che si riferisce alla “vita (viaggio terreno)”del profeta), di varia
lunghezza, che possono essere considerate capitoli. Secondo la dottrina Islamica,
Maometto ricevette la prima rivelazione da Allah per mezzo dell’Arcangelo Gabriele circa
nel 610 AD in una grotta vicino alla città della Mecca (nell’attuale Arabia Saudita sud
occidentale). La rivelazione consisteva unicamente nel comando a Maometto di
“recitare” o “leggere” (Sura 96); le parole che era tenuto a pronunciare non erano le sue
ma quelle di Allah. Durante i successivi dodici anni circa, alla Mecca, altre rivelazioni
giunsero a Maometto per formare un messaggio rivolto agli abitanti della città affinché
abbandonassero le loro tradizioni pagane e abbracciassero la fede nell’unico Dio: Allah.
Mentre era alla Mecca, benché condannasse il paganesimo, Maometto mostrò un gran
rispetto per il monoteismo degli abitanti Cristiani ed Ebrei. In realtà, l’Allah del Corano
pretendeva di essere lo stesso Dio adorato da Ebrei e Cristiani, che ora si rivelava ai
popoli Arabi attraverso il messaggero da Lui scelto, Maometto. Furono le successive
rivelazioni nella carriera profetica di Maometto, dopo che lui e i primi Musulmani
lasciarono la Mecca per rifugiarsi a Medina, che trasformarono l’Islam da una forma di
monoteismo relativamente benigna in una ideologia espansionista politico-militare che
persiste a tutt’oggi.
L’Islam ortodosso non accetta che la riproduzione del Corano in un’altra lingua sia una
“traduzione” nel modo analogo a quello in cui, ad esempio, la Bibbia di Re Giacomo è
una traduzione delle Scritture originali Ebraiche e Greche. Un punto sottolineato spesso
dagli apologeti dell’Islam per rintuzzare le critiche è che solo chi conosce l’Arabo può
capire il Corano. Ma l’Arabo è una lingua come le altre e può essere perfettamente
tradotta. Inoltre, moltissimi Musulmani non conoscono l’Arabo. Nella analisi seguente,
usiamo una traduzione del Corano eseguita da tre studiosi Musulmani, che si trova qui
(http://www.usc.edu/dept/MSA/quran/). Tutte le spiegazioni tra parentesi nel testo
sono dei traduttori ad eccezione delle mie osservazioni in parentesi graffe, { }.
Quegli Occidentali che riescono a mettere le mani su una traduzione del Corano
rimangono spesso perplessi sul suo vero significato per l’ignoranza di un principio
fondamentale della interpretazione coranica conosciuto come “abrogazione”. Il principio
di abrogazione — al-naskh wa al-mansukh (l’abrogante e l’abrogato) — sancisce che i
versetti rivelati in un periodo posteriore nella carriera di Maometto “abrogano” — cioè.,
cancellano e rimpiazzano — versetti anteriori le cui istruzioni possano essere in
contraddizione con i successivi. Così, passaggi rivelati posteriormente nella carriera di
Maometto, a Medina, cancellano passaggi rivelati anteriormente alla Mecca. Lo stesso
Corano stabilisce il principio di abrogazione:
2:106. Qualsiasi Versetto (rivelazione) Noi {Allah} abroghiamo o facciamo dimenticare,
Noi ne mandiamo di migliori o simili in loro vece. Non sai tu che Allah è capace di fare
ogni cosa?
Pare che 2:106 sia stato rivelato a seguito dello scetticismo nei riguardi di Maometto,
dato che le rivelazioni di Allah non erano costanti nel tempo. La contro argomentazione
di Maometto fu che “Allah è capace di fare ogni cosa” — anche cambiare idea. Per
aumentare ulteriormente la confusione, benchè il Corano fosse stato rivelato a Maometto
in modo sequenziale durante un periodo di circa vent’anni, non fu compilato in ordine
cronologico. Quando il Corano fu definitivamente ordinato in forma di libro per ordine
del Califfo Utman, le Sure furono disposte dalla più lunga alla più corta, senza alcuna
relazione con la sequenza con cui furono rivelate nè con i temi del loro contenuto. Per
trovare ciò che il Corano dice su di un dato argomento, è necessario esaminare le altre
fonti Islamiche che ci forniscono indizi su quando, nella vita di Maometto, avvenne la
rivelazione. In seguito a questa analisi, si scopre che le sure Meccane, rivelate in un
periodo in cui i Musulmani erano vulnerabili sono, in generale, benevole; le posteriori
Sure Medinensi, rivelate dopo che Maometto si proclamò capo di un esercito, sono
invece aggressive. Prendiamo, per esempio, 50:45 e la Sura 109, entrambe rivelate alla
Mecca:
50:45. Noi sappiamo molto bene quello che essi dicono; e tu (O Maometto) non sei un
tiranno sopra di essi (per forzarli a credere). Ma ammonisci col Corano chi teme la Mia
Minaccia.
109:1. Dì (O Maometto a questi politeisti e miscredenti): “O Al-Kafirun (non credenti in
Allah, nella Sua Unicità, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nel Giorno
della Resurrezione, e in Al-Qadar {Divina Provvidenza e Sostentamento di tutte le cose},
etc.)!
109:2. “Io non adoro ciò che voi adorate,
109:3. “Né voi adorate ciò che io adoro.
109:4. “E io mai adorerò ciò che voi state adorando.
109:5. “Né voi mai adorerete ciò che io adoro.
109:6. “Tenetevi la vostra religione, io mi terrò la mia religione (il Monoteismo Islamico).”
Poi troviamo questo passaggio rivelato appena dopo che i Musulmani raggiunsero
Medina ed erano ancora vulnerabili:
2:256. Non c’è costrizione nella religione. In verità, la retta via è ben distinta da quella
sbagliata. Chiunque non crede nel Taghut {idolatria} e crede in Allah, ha afferrato la
maniglia più affidabile che mai si romperà. E Allah tutto ascolta e tutto conosce.
All’opposto, prendiamo 9:5, comunemente definito come il “Versetto della Spada”,
rivelato verso la fine della vita di Maometto:
9:5. Quando poi saranno trascorsi i Mesi Sacri (il 1°, 7°, 11°, e 12° mese del calendario
Islamico), allora uccidete i Mushrikun {idolatri} ovunque li troviate, catturateli, assediateli
e preparate per loro ogni sorta di imboscata. Ma se si pentono ed eseguono As-Salat
(Iqamat-as-Salat {le rituali preghiere Islamiche }), e pagano la Zakat {elemosina}, allora
lasciateli liberi. Veramente, Allah è indulgente e misericordioso.
Essendo stato rivelato nella vita di Maometto posteriormente a 50:45, a 109, e a 2:256, il
Versetto della Spada cancella i loro suggerimenti pacifici, in accordo con 2:106. La Sura
8, rivelata poco prima della Sura 9, presenta un tema simile:
8:39. E combatteteli fino a che non ci sia più Fitnah (miscredenza e politeismo: cioè
l’adorazione di altri insieme ad Allah) e la religione (adorazione) sia tutta per l’Unico Allah
[in tutto il mondo]. Ma se desistono (di adorare altri insieme ad Allah), allora in verità,
Allah vede tutto ciò che fanno.
8:67. Non si addice a un profeta possedere prigionieri di guerra (e liberarli in cambio del
riscatto) fino a quando non abbia compiuto un grande massacro (tra i suoi nemici) sulla
terra. Voi volete i beni di questo mondo (cioè il denaro del riscatto per liberare i
prigionieri), ma Allah vuole (per voi) la Vita Eterna. E Allah è Onnipotente e Onnisciente.
9:29. Combattete contro quelli che non credono in Allah, nè nell’Ultimo Giorno, e che non
proibiscono ciò che è stato proibito da Allah e dal Suo Messaggero e quelli che non
riconoscono la religione della verità (cioè l’Islam) tra i popoli della Scrittura (Ebrei e
Cristiani) finché non paghino la Jizya con accettata sottomissione, e si sentano essi stessi
soggiogati.
9:33. E’ Lui {Allah} Che ha inviato il Suo Messaggero (Maometto) con la guida e la
religione della verità (Islam), per farla trionfare sopra tutte le religioni anche se i
Mushrikun (politeisti, idolatri, pagani, non credenti nella Unicità di Allah) odiano (ciò).
I comandamenti del Corano ai Musulmani, di muovere guerra in nome di Allah contro i
non-Musulmani sono evidentissimi. Inoltre, essi sono assolutamente vigenti poiché
furono rivelati tardi, nella carriera del profeta e così cancellano e rimpiazzano le
precedenti istruzioni di agire pacificamente.
Senza conoscere il principio di “abrogazione”, gli Occidentali continueranno a mal interpretare il Corano e a credere erroneamente che l’Islam è una “religione di pace”.