Ignorate le proteste dei residenti. In provincia di Treviso stanno per arrivare altri 63 profughi e quelli ospitati negli appartamenti di Quinto tramite una coop (oltre 100 profughi in 30 appartamenti) “non possono che rimanere dove stanno”.
Lo hanno detto fonti della Prefettura di Treviso, secondo le quali l’esito dell’ispezione della Usl n.9, chiesta stamani dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sarebbe di fatto compatibile con l’abitabilità dei locali. “Forse – è stato detto – ci sono due o tre persone in più, ma non altri problemi che non possano essere superati”.
La scorsa notte è esplosa la rabbia dei residenti nel complesso residenziale a Quinto di Treviso dove mercoledì pomeriggio sono arrivati i primi profughi di un contingente che nei piani della Prefettura dovrebbe andare a occupare una trentina di appartamenti in due palazzine. Da subito molti avevano protestato con veemenza, ma è nella notte che la situazione è degenerata e sono stati bruciati i mobili degli alloggi per profughi.
Nel frattempo il caso assume sempre maggior rilevanza politica. Nella mattinata di giovedì sul posto è arrivato anche il governatore del Veneto Luca Zaia che ha ribadito la propria contrarietà alla presenza dei profughi in Veneto: «Questa non è un’emergenza. Ci hanno dormito sopra per quattro anni, stiamo africanizzando il Veneto».
Il presidente della Regione si è poi rivolto ai primi cittadini: «Penso – ha spiegato – che i sindaci siano messi nelle condizioni di produrre delle ordinanze se i dati andassero nella direzione della inagibilità dei luoghi. Con il sovraffollamento io se fossi un sindaco farei un’ordinanza di sgombero». E proprio in merito al ruolo dei sindaci rispetto a quello dei prefetti coinvolti nella gestione dei migranti, Zaia accusa: «I sindaci sono eletti dal popolo e i prefetti non mi risulta si siano mai candidati. Qui comandiamo noi».
Accuse al prefetto giungono anche dal leader della Lega Nord Matteo Salvini: «Quello che sta accadendo è intollerabile, via il prefetto se non è in grado di gestire. Questi immigrati devono andar via».