Era il 2010, e una diciottenne era stata filmata mentre, ubriaca, veniva costretta a subire atti sessuali nella sede della Rete Antifascista, in via Testi. Sul registro degli indagati erano finiti cinque ragazzi, per i quali il PM Amara aveva chiesto la custodia in carcere, respinta dal gip.
Ora la sentenza della Corte di Cassazione relativamente alla posizione di due degli indagati. Per due persone, un 24enne e un 29enne nei giorni scorsi sono scattati gli arresti domiciliari mentre per il terzo indagato che aveva presentato ricorso alla Corte di Cassazione la stessa ha valutato di non applicare il provvedimento restrittivo. La sentenza della Suprema Corte è arrivata poichè i tre avevano presentato ricorso contro la decisione del Tribunale del Riesame che aveva decretato gli arresti domiciliari per i tre ragazzi, in attesa del processo. “
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la legge deve essere uguale per tutti