Nucleare Iran, Sauditi all’attacco: “Traditi dagli USA, aperte le porte al male”

Frustrazione, sconcerto e smarrimento per il “tradimento” dell’alleato americano. E’ questo lo stato d’animo che si percepisce dagli editoriali della stampa araba all’indomani dello storico accordo sul nucleare iraniano siglato ieri a Vienna. Un senso di sconforto che spinge gli editorialisti dei principali giornali panarabi, tutti di proprietà saudita, a chiedere una forte reazione araba al “voltafaccia” statunitense.

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Autorevoli quotidiani come al Sharq al Awsat, al Hayat ed al Quds al Arabi, tutti pubblicati a Londra, ma ciascuno per conto proprio, suggeriscono le strategie da seguire. Chi chiede un “asse Anakara-Riad-il Cairo” per contrastare la temuta “marea persiana”; chi invece vuole la “costruzione di una forza di dissuasione panaraba”; e chi infine prevede scenari apocalittici con l’invasione della regione di orde di “milizie sciite peggiori di quelli dell’Isis”.

Ecco un riassunto degli editoriali del giorno dopo “il terremoto”:AL HAYAT: “STAGIONE DEL VELENO” “Stagione al veleno”, è il titolo dell’articolo che approfondisce le “nefaste” conseguenze di un accordo che, oltre al presidente Barack Obama ed il suo omologo iraniano Hassan Rohani, avrebbe come artefice “un terzo uomo”: “Si chiama Abu Bakr al Baghdadi”, il Califfo dello Stato Islamico (Isis), che avrebbe spaventato l’occidente con i suoi kamikaze sunniti, spingendolo a rivolgersi agli sciiti di Teheran. Con questa premessa, il giornale va all’attacco accusando l’alleato americano di “avere, con l’accordo, messo le basi per un nuovo ordine regionale” in Medio Oriente. Insomma, “un nuovo ordine che esclude gli arabi e quindi va assolutamente contrastato”. E per fare questo, l’editoriale sollecita un’attiva politica per riportare la situazione di equilibrio nella Regione” attraverso la costituzione di “un asse tra Turchia, Egitto ed i Paesi arabi del Golfo per evitare di ingerire il veleno letale di questo accordo”.

AL QUDS AL ARABI: “TERREMOTO CON ARABI DORMIENTI” Per ial Quds al Arabi, l’intesa di ieri è stato un autentico terremoto” con il quale gli arabi sino ad ora “dormienti” devono fare i conti. Un’intesa che “ha dimostrato in modo inequivocabile che gli Stati Uniti hanno di fatto abbadonato gli arabi come alleato strategico“. Una scelta che sarebbe dettata dalla volontà di Obama di “costringere gli arabi ad avere bisogno della protezione permanente degli Usa”. Una fine, del resto, da prevedere perchè “se l’America finora non ha fatto la guerra all’Iran neanche per difendere Israele perchè avrebbe dovuto farla per gli arabi”, si interroga l’editoriale, che poi descrive i passi da compiere per dare una risposta a “questa dura lezione”; ovvero lanciare subito la “costruzione di una forza panaraba di dissuasione”, cominciando a “spendere i miliardi per commesse di armi dalla Francia e dalla Russia per vendicarsi dagli Stati Uniti“.

AL SHARQ AL AWSAT: “APERTE LE PORTE AL MALE” Senza appello il giudizio di Sharq al Awsat. Per l’autorevole quotidiano di proprietà saudita l’accordo “ha aperto le porte della regione al male”. E non valgono nulla le rassicurazioni dell’inquilino della Casa Bianca: “Nessuna persona saggia può credere che l’Iran smetterà di colpo di destabilizzare la regione, e nei migliori dei casi le rassicurazioni di Obama serviranno solo a mettere sotto grande pressione gli altri Stati Occidentali, che cercheranno di fare di tutto per il successo dell’accordo, a prescindere dal comportamento destabilizzante dell’Iran nella regione”.  TISCALI