Uno dei temi che è stato utilizzato in questi giorni per umiliare la Grecia è stata la questione della perdita di fiducia della Germania nei confronti della Grecia. La questione è stata posta con maggior forza da Wolfgang Schaeuble. La questione che pongo invece è perché dovremmo avere fiducia in Wolfgang Schaeuble?
Può questo signore affermare che la Grecia non ha fatto le riforme tra cui quelle per arginare la corruzione?
Leggo su Adnkronos del 11 gennaio 2000: “Si aggrava lo scandalo delle tangenti alla Cdu. Il presidente del partito Wolfgang Schaeuble, ha ammesso di aver ricevuto una ”donazione” di centomila marchi dal commerciante d’armi Karlheinz Schreiber, gia’ al centro della vicenda dei pagamenti alla Cdu in relazione alla fornitura di Leopard all’Arabia Saudita. Cio’ non costituisce tuttavia – secondo Schaeuble – un motivo per dimettersi.”.
La prima cosa che è stata messa in evidenza in questa crisi è la completa assenza di moralità di questa Europa.
Manca come abbiamo visto a Schaeuble e manca alla Germania quando si dimentica di detenere il primato mondiale del non pagamento dei debiti mentre pretende che la Grecia paghi tutto e fino all’ultimo euro.
Manca alle Banche tedesche, soprattutto, e francesi che hanno concesso prestiti alla Grecia lucrando somme enormi e poi hanno scaricato la loro pessima gestione creditizia sui governi centrali europei.
Manca a Jean Claude Junker che ha fatto del Lussemburgo la patria degli evasori ed elusori fiscali ed ora pontifica sugli evasori greci.
Manca al Fondo Monetario che continua ad applicare ricette recessive ad una Europa ormai in ginocchio.
Manca alla Troika che dopo aver di fatto governato la Grecia negli ultimi cinque anni portandola al tracollo ora torna in Grecia in pompa magna.
Manca all’Europa a trazione tedesca che ci impone di consumare prodotti senza saperne la provenienza e di consumare formaggio fatto senza latte.
Manca a questa Europa che non prova vergogna nel non saper gestire la vicenda dei migranti e costruisce nuovi muri.
Manca a questa Europa di strozzini. Negli stati membri europei ci sono ordinamenti che condurrebbero alla galera dei creditori che si fossero comportati come ha fatto l’Europa nei confronti della Grecia, riducendola di fatto in schiavitù.
Manca a quest’Europa che alla Germania concede tutto (anche la violazione dei trattati, come è accaduto nel 2003 con lo sforamento del 3% del rapporto deficit / PIL concesso a Germania e Francia) e nulla agli altri.
Manca ad Hollande che ha dormito sul cuscino di Angela Merkel senza accorgersi che il suo sogno di primeggiare in Europa insieme alla Germania si stava traducendo nell’incubo di un ritorno della Francia alla Repubblica di Vichy.
Manca al Renzino nazionale, ma questo lo sapevamo già.
Manca un po’ anche a Tsipras, a cui va comunque l’onore delle armi, che alla fine ha dovuto accettare pesanti riduzioni di sovranità pur di rimanere nell’euro.
La crisi Greca, vedrete che ne parleremo ancora a lungo e che la vicenda non è affatto conclusa, ci ha mostrato il vero volto dell’Europa: una dittatura tedesca.
Credo a questo punto che non si possa più far finta di niente e che occorra prendere atto che il sogno europeo in cui tanti, come me, avevano creduto si è trasformato nell’incubo di una nuova dominazione tedesca su tutto il vecchio continente.
Le premesse della nostra adesione all’Euro si sono rivelate fallaci ed ora dobbiamo ricorrere al popolo italiano per chiedere se si vuole ancora rimanere in questa Europa. Non mi interessano i distinguo dei costituzionalisti sulla possibilità o meno di farlo questo referendum.
Credo che lo si debba assolutamente fare, i fatti accaduti sono di una tale gravità che occorre che sia il popolo a doversi esprimere e se necessario si cambi la costituzione.
Ancora ai popoli europei manca la consapevolezza del disegno tedesco di comperare tutto a prezzi di saldo per compiere finalmente il disegno storico della Germania uber alles, dell’impero tedesco sull’Europa. Basterebbe fare un giretto in Croazia e Slovenia per rendersene conto: approfittano delle altrui debolezze e crisi e si precipitano come dei falchi.
Ancora in molti italiani non è chiara la visione che quello che è successo alla Grecia, potrebbe accadere anche a noi soprattutto con questo precedente. Francois Holland, Mariano Raioy, Pedro Passos Coelho e Matteo Renzi non avrebbero mai e poi mai dovuto accettare la creazione di questo pericolosissimo precedente.
Occorre ora un piano per salvare il Paese. La Grecia ? No, l’Italia.
Bagnai: non si diventa competivi investendo, ma fottendo il prossimo. Come fa la Germania