“SOCRATE AIUTACI TU, A NON BERE PIU’ QUESTO CALICE AMARO”
….. In attesa che da una culla della civiltà occidentale, paragonabile in una qualche misura solo all’Italia, arrivi un segnale contro le razzie dei barbari mittleeuropei, è bene ricordare alcune parole di Craxi del 1997, quando Prodi era al Governo e preparava l’ingresso alla UE, mentre Berlusconi era stato cacciato all’opposizione grazie ad un golpe ordito da certi magistrati, certi media e certi poteri finanziari, torbidi,violenti , non democratici ed eterodiretti a dimensione mittle europea.
Per capire le cose finanziarie bisogna capire alla radice i concetti cosa significano e come sono definiti. Il debito pubblico degli stati e i vincoli all’indebitamento sono una barbarie illogica che solo gli eredi degli Unni e dei Franchi potevano imporre, perchè in realtà non sono calcolati onestamente e non avrebbero ragione di esistere, se non fossero, come in effetti sono, strumenti di razzia.
Quando il sistema monetario europeo emette moneta trasformando la carta il ricchezza, cosa che può fare per la cessione di sovranità monetaria degli stati, preleva ricchezza dalla gente e quindi anche dagli stati a cui questa ricchezza pro quota appartiene, e perciò se uno stato si indebita, si indebita anche con il sistema e quindi si deve misurare questo flusso relativizzandolo al prelievo di ricchezza sottostante al signoraggio e agli scostamenti sul costo del denaro scaturiti da una serie di forzature politiche, come l’euro e i vincoli al bilancio statale.
Questi ultimi concetti non sono solo alla base di un enorme prelievo di ricchezza di uno Stato a scapito di un altro, ma vi è ancora altro, un di più intollerabile: lo spread, quando 4 anni fa fu artatamente generato dalle Banche Europee contro i titoli di stato italiano per far fuori Berlusconi, si configura non solo come un epigono di una razzia finanziaria sistematica che reca vantaggio ai più ricchi e danno ai più poveri, ma come un esercito di redivive ‘baionette’ o ‘carri armati’ atti all’aggressione della Libertà delle genti confinanti come quelli che usarono esercitare la Francia e la Germania tra di loro nell’ottocento, o come Stalin in Ungheria nel 56 o Hitler in Polonia nel 39. Sono certo che non fossero queste le intenzioni europeiste di Adenauer, Schuman e del nostro De Gasperi.”
Gianmarco Landi