Wikileaks: Assange chiede asilo alla Francia. Hollande risponde No

Una settimana dopo le ultime rivelazioni sullo spionaggio americano contro i vertici dello Stato francese, il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha chiesto asilo politico a Parigi in una lettera aperta al presidente Francois Hollande pubblicata da Le Monde.

Ma l’Eliseo ha subito respinto la richiesta.
Non c’e’ “pericolo immediato” per Assange, ha reso noto in un comunicato ripreso da Le Figaro. “Un esame approfondito ha rivelato che la Francia non puo’ dare seguito alla domanda, tenuto conto degli elementi di diritto e della situazione materiale di Assange”, si legge nella nota dell’eliseo.

“La situazione di Assange non presenta alcun pericolo immediato” ed egli e’ “anche oggetto di un mandato d’arresto europeo”.

Il fondatore di Wikileaks, con una lettera aperta, aveva chiesto al presidente Francois Hollande di dargli asilo politico: “La mia vita e’ in pericolo, e la mia integrita’, fisica e psicologica e’, ogni giorno che passa, un po’ piu’ minacciata”, aveva scritto.

“Solo la Francia si trova oggi nella condizione di offrirmi la protezione necessaria contro quelle che sono solo persecuzioni politiche nei miei confronti”, ha sottolineato Assange. “La Francia, accogliendomi – ha aggiunto – compierebbe un gesto umanitario ma anche simbolico, mandando un incoraggiamento a tutti i giornalisti che nel mondo rischiano la vita quotidianamente per permettere ai loro concittadini di fare un passo in piu’ verso la liberta’”.

Poche ore dopo, la ruisposta dell’Eliso: il presidente Francois Hollande ha respinto la richiesta di asilo politico. agi