La Lega Nord è “senza se e senza ma, per un sostegno forte e convinto al ‘NO’ nel referendum greco”. Lo afferma l’europarlamentare Mario Borghezio, aggiungendo in una nota che “la Lega sta da una parte sola, come sempre: dalla parte dei Popoli e non dell’alta finanza mondialista che sta stringendo un cappio al collo del popolo greco”.
“I vincoli di bilancio, l’applicazione pedissequa delle cosiddette ‘riforme’ che sostengono l’euro e che sono state disegnate per esclusivo vantaggio di una parte dell’Europa a discapito dell’altra, hanno già, di fatto, condannato il popolo greco e la Grecia stessa, culla storica, culturale e geografica d’Europa, all’esclusione dall’eurozona”, continua Borghezio.
argomentando che “il dibattito sull’opportunità di questa moneta unica e delle sue regole che si è sviluppato in questi giorni ha fatto emergere, agli occhi dei cittadini europei e, quindi, anche agli italiani, tutta l’incompatibilità di questa governance economica con l’autentica idea di Europa”.
“Presto – conclude il parlamentare leghista – tutti saranno costretti a rinegoziare un nuovo ‘patto fondante’ tra Nazioni libere che, liberamente, sceglieranno di cooperare e di dotarsi di nuovi strumenti comuni”.
A CHI FA PAURA IL REFERENDUM GRECO?
Il vero dato politico che emerge dal negoziato in corso tra UE e Governo greco è la distanza abissale delle istituzioni di Bruxelles dalle necessità della Grecia e del suo popolo; nonostante ormai appaia chiaro che il braccio di ferro di Tsipras, attraverso l’indizione del referendum, sia stato più uno strumento negoziale che una reale volontà di mettere in discussione le politiche del rigore imposte da Bruxelles, abbiamo visto crollare la già debole immagine delle istituzioni comunitarie, piegate – e condizionate – dagli interessi dell’alta finanza bancaria. Ad essi, evidentemente, il referendum greco mette paura…