Campo nomadi di viale Diaz, “Golden life”: maxi sequestro dei carabinieri
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza hanno, nelle prime ore della mattinata di mercoledì, eseguito un ulteriore sequestro di beni a carico di un residente nel campo nomadi di viale Diaz.
L’operazione rientra nel più complesso ambito investigativo che i militari del Nucleo Investigativo hanno denominato “GOLDEN LIFE” e che ha portato, dopo un lunghissimo e faticoso lavoro di investigazione, a depositare un corposo volume nel quale i militari del citato Nucleo Investigativo hanno riportato gli esiti di tale complessa attività e che ha consentito al Procuratore della Repubblica del Tribunale berico di proporre l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dei beni mobili ed immobili risultati di proprietà o nella materiale disponibilità di soggetti nomadi, da tempo residenti in due campi del capoluogo, per la quale il Giudice competente ha già fissato l’udienza per il prossimo 7 luglio.
In tale quadro, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno organizzato e consolidato un complesso sistema di monitoraggio dei beni per i quali è stata proposta la confisca, per evitare che i soggetti interessati possano disperderli prima che il Giudice decida nell’udienza del prossimo 7 luglio. Gli investigatori dell’Arma, infatti, hanno potuto accertare che, successivamente alla notifica della fissazione dell’udienza, i soggetti interessati hanno cercato tempestivamente di disperdere i beni attenzionati. Il sistema di “alert” messo in atto dai militari dell’Arma si è dimostrato così efficiente che ha consentito di individuare, in pochi giorni, i sintomi dei tentativi di dispersione dei citati beni e di segnalare tali tentativi al Procuratore della Repubblica Cappelleri, il quale, a sua volta, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice competente l’emissione di altrettanti provvedimenti di sequestro d’urgenza. I primi sono stati quelli già eseguiti nei giorni scorsi e per i quali, ieri si è svolta la relativa udienza di convalida.
Mercoledì mattina, quindi, i Carabinieri hanno fatto nuovamente accesso al campo nomadi di Viale Diaz, dove hanno bussato alla porta di D.D., che, nei giorni scorsi, aveva perfezionato la vendita di una prestigiosa autovettura AUDI A6 3.0, della quale aveva mantenuto la disponibilità e di cui era stata chiesta la confisca, unitamente ad altri beni. Un nuovo, impegnativo, spiegamento di forze che ha consentito ai militari dell’Arma berica di sequestrare al nomade, come da provvedimento del Tribunale, una prestigiosa casa mobile su semirimorchio, completamente arredata, una roulotte, un’autovettura Lancia Delta (nuovo modello) del quale aveva la materiale disponibilità, costosi apparati Hi-Tech (televisore LCD 46”; 2 prestigiosi smartphone, tablet,etc.), alcuni rapporti finanziari mantenuti con diversi istituti di credito per un valore complessivo, stimato, di circa 100.000,00 Euro.
Ciò dimostra come resti sempre alta l’attenzione degli uomini dell’Arma berica verso ogni possibile strategia che possa infrenare i fenomeni criminosi nella provincia, anche attraverso l’individuazione e l’applicazione di strumenti normativi “nuovi”, soprattutto nel Nord Italia, che siano orientati anche e soprattutto in senso preventivo, ancor prima che repressivo. Il sequestro d’urgenza è una misura espressamente prevista dalla normativa antimafia (recentemente modificata ed oggi applicabile anche a fenomeni di criminalità comune) nei casi in cui, nel corso del procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, si ravvisi il concreto pericolo che i beni di cui è stata proposta la confisca, possano essere dispersi. Tale provvedimento, pertanto, ha la precipua finalità di conservare i beni sino alla decisione del Giudice sulla loro eventuale confisca. Il provvedimento d’urgenza dovrà essere convalidato nei successivi 10 giorni. Si attende, quindi, l’esito dell’udienza di convalida tenutasi ieri e di quelle future nel corso delle quali si dovrà pervenire ad una decisione definitiva sulla applicazione di una normativa che tende a prevenire la commissione dei reati intervenendo su quelli che sono considerati i frutti delle attività criminose, scoraggiandone l’ulteriore commissione.“
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