Almeno 70 persone, soprattutto soldati ma anche civili, sono rimaste uccise negli attacchi sferrati oggi da miliziani pro-Isis nel nord del Sinai. Lo riferiscono fonti ufficiali.Negli scontri, secondo fonti mediche e della sicurezza, sono morti anche 38 jihadisti. I miliziani pro-Isis hanno sferrato un’offensiva coordinata contro almeno cinque chekcpoint. Caccia F-16 egiziani hanno bombardato le posizioni dei miliziani filo-Isis dello Stato del Sinai nella zona di Sheikh Zuweid, nel nord della penisola, dove i jihadisti hanno lanciato stamane un’ondata di attacchi, colpendo almeno cinque postazioni dell’esercito e minando le strade attorno a un commissariato di polizia.
Due esplosioni sono state udite nella citta’ egiziana di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, nel Sinai del nord. Lo hanno riferito fonti della sicurezza e testimoni. In seguito all’ondata di attacchi Israele ha rafforzato le misure di sicurezza lungo la frontiera con l’Egitto e ha chiuso i valichi di Nitzana (verso la penisola) e di Kerem Shalom, all’estremita’ meridionale della Striscia di Gaza. L’Italia e’ vicina al popolo e al governo egiziano di fronte ai gravissimi attacchi terroristici che hanno provocato decine di vittime nel nord del Sinai.
L’Egitto, sottolinea una nota della Farnesina, e’ un pilastro di stabilita’ nella regione e l’escalation della minaccia terroristica non riuscira’ a piegare la determinazione del popolo e del governo. I partiti politici egiziani condannano la serie di attacchi terroristici contro le forze di sicurezza avvenuti nel Sinai settentrionale. Il leader del Partito della liberta’ (centro-sinistra), Salah Hasballah, ha dichiarato che l’insurrezione in Sinai sta acquisendo un profilo molto serio e ha esortato a lavorare per sconfiggere il terrorismo. Anche il responsabile del Partito salafita al Nour, Younes Makhioun, ha condannato gli attacchi di oggi, dichiarando che “le operazioni criminali in Sinai non mineranno la determinazione del popolo egiziano”.
Parole di cordoglio per le forze di sicurezza uccise giungono dall’Alleanza socialista popolare, che in un comunicato stampa ha sottolineato quanto “gli attacchi di oggi mostrino il tentativo dei terroristi di distruggere lo stato egiziano”, chiedendo che i criminali vengano portati davanti alla giustizia. Per il Partito nazionale dell’unione progressista (Tagammu), la serie di assalti avvenuti nel Sinai e’ scioccante, soprattutto perche’ avviene nel mese sacro del Ramadan. In un comunicato, il Tagammu ha sottolineato che “l’Islam non accetta tali atti di violenza”.