Il movimento politico austriaco “Iniziativa civile: Patria e Ambiente” cerca di ottenere l’uscita del Paese dall’Unione Europea (http://www.volksbegehren-eu-austritt.at/).
Dal 24 giugno al 1° luglio gli attivisti vogliono raccogliere 100mila firme per un disegno di legge di iniziativa popolare da proporre al Consiglio Nazionale, la camera bassa del Parlamento austriaco.
Inge Rauscher, rappresentante autorizzata dal comitato apartitico dell’iniziativa “Patria e Ambiente” ha parlato con “Sputnik” del movimento.
— L’iniziativa è aperta a tutti i partiti politici e contiamo su un ampio sostegno. Ciò che ci fa sperare di avere successo viene confermato dalle innumerevoli conversazioni con i cittadini nel corso degli ultimi mesi. Inoltre grande interesse viene dato ai nostri materiali informativi, opuscoli, etc. Ha conosciuto la nostra iniziativa circa un quarto della famiglie austriache: abbiamo motivo per essere ottimisti.
Secondo Inge Rauscher, l’Austria da tempo non prende decisioni sovrane sia in politica estera che interna:
— Non siamo più uno Stato sovrano all’interno della UE. Oltre l’80% delle leggi che ci riguardano sono dettate da Bruxelles. A nostro avviso l’Europa non è affatto una democrazia. Il Parlamento europeo non ha nemmeno una funzione legislativa. Vogliamo solo determinare la vita del nostro Paese autonomamente, senza controllo esterno.
Sondaggio
Gli attivisti austriaci sono preoccupati del fatto che le decisioni “collettive” di politica estera dell’Unione Europea possano essere in contrasto con la Costituzione nazionale.
— Il nostro obiettivo principale è ripristinare la neutralità, che sulla base della Dichiarazione di Indipendenza dell’Austria del 1955 è un principio obbligatorio. Non è stato abrogato da nessuno, ma in pratica non è più in vigore da quando siamo diventati membri dell’Unione Europea. E’ impossibile, perché l’Unione Europea prevede una politica estera comune per tutti gli Stati. Ma la neutralità all’interno della UE è impossibile. Le sanzioni contro la Russia sono un esempio lampante. Di fatto sono un’arma economica, ma noi siamo certamente contro essa.
Secondo Inge Rauscher, l’Austria non è sola nella ricerca dell’indipendenza dall’Unione Europea.
— In Inghilterra, in Francia e molti altri Paesi europei, si osservano forti tendenze per uscire dall’Unione Europea. Alcuni Paesi non hanno adottato l’euro. In una certa misura l’Austria è un pioniere, perché propone l’iniziativa in tutto il Paese. Non è una manifestazione di un partito, ma si basa sulla richiesta dell’opinione pubblica.
In Austria la decisioni scaturite dai referendum e dalle leggi di iniziativa popolare sono solo di natura consultiva e non vincolanti. Tuttavia se l’iniziativa raccoglierà 100mila firme, il Parlamento avrà l’obbligo di prendere in considerazione la proposta.