Ultimatum di Cameron: “Fedeli o terroristi. L’Islam deve decidere, non c’è più tempo”

cameron

 

L’Islam deve decidere, ormai non c’è più tempo. All’indomani della morte in Iraq di un 17enne kamikaze originario di Dewsbury e della scomparsa di tre sorelle di Bradford in Siria, il premier britannico David Cameron lancia quello che a tutti gli effetti sembra un aut aut: serve una chiara presa di posizione contro il terrorismo da parte della comunità musulmana e il momento delle scuse è finito.

CONDANNA CONTRO LE IDEOLOGIE – Un ragazzo o una ragazza alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla propria vita, ha detto Cameron, può diventare esposto alle sirene di un’ideologia che può essere considerata accettabile, persino sui media o all’interno della sua stessa comunità, qualora a questa non si contrapponga una chiara e determinata condanna. In un contesto simile, “ci vuole poco per passare dall’essere un adolescente britannico a diventare un combattente dell’Isis o una donna del Califfato”.

Cameron punta il dito contro quella che definisce “l’ideologia estremista islamista”. “Abbiamo sempre avuto giovani arrabbiati che si gettano anima e corpo in cause che sembrano rivoluzionarie. Questa qui è sbagliata, è contraddittoria, è futile, ma oggi è anche particolarmente potente. Credo che parte di questo potere le derivi dal fatto di essere stata considerata tale”, ha detto Cameron, parlando da una conferenza sulla sicurezza in Slovacchia. Il numero 1 di Downing Street insiste: famiglia, comunità, governo e polizia devono fare di tutto per prevenire il processo di radicalizzazione e opporsi alla “ideologia velenosa” dell’Isis, che rappresenta “una delle peggiori minacce che il nostro mondo sta affrontando”.

“DIALOGO SU FEDE E SOCIETA'” – Le cause sono “ideologiche”, dice Cameron. “C’è un ideologia islamista estremista che dice che l’Occidente è il male e che la democrazia è sbagliata perché le donne sono inferiori e gli omosessuali sono il demonio. Dice anche che la dottrina religiosa supera la legge e giustifica la violenza”.

L’Isis può sembrare “medievale”, aggiunge Cameron, ma in realtà agisce in maniera moderna e usa internet come mezzo principale di diffusione per “spargere dovunque il proprio veleno”. Il Telepraph, quotidiano britannico conservatore, plaude all’intervento del premier con un editoriale dal titolo “David Cameron ha iniziato un coraggioso dialogo su fede e società”. Il giornale, che più volte ha fatto propria questa battaglia e si è occupato spesso con numerose inchieste sulle infiltrazioni estremiste nelle moschee britanniche, accusando le autorità di ignorare il pericolo per paura di essere considerati “razzisti”, appoggia il premier e punta il dito contro un atteggiamento “politically correct” che ha spinto i giovani più vulnerabili verso le seduzioni dell’Isis. Quindi ben venga l’intervento di Cameron, “che non sta criticando l’Islam ma sta spingendo i Musulmani a giocare un ruolo può forte nel promuovere l’Islam per quello che è in realtà”.

www.today.it