Lega a Pontida: bagno di folla per Salvini “vogliamo un Paese normale”

“E’ questo il senso del nostro impegno. La scelta della Lega è una scelta di normalità. Non proponiamo cose straordinarie e irrealizzabili. Sono altri i fenomeni che comprano i voti con gli ottanta euro. Noi proponiamo un paese normale per persone normali”.

E’ sul tema della “normalità” che Matteo Salvini ha incentrato gran parte del suo discorso di chiusura del raduno di Pontida di quest’anno, terminato poco prima delle 15.Il “capitano”, acclamato da decine di migliaia di militanti e dirigenti leghisti accorsi anche quest’anno a Pontida, ha prima citato San Francesco d’Assisi: “Cominciamo a fare cioè che è necessario, poi facciamo ciò che è possibile e alla fine ci sorprenderemo a fare ciò che sembra impossibile”. Poi, ha sciorinato una sequenza di “battaglie per la normalità” che la Lega di Salvini intende ingaggiare.

Voglio costruire “un Paese normale – ha detto Salvini – dove si lavora, dove si studia, dove si usa anche la ruspa. Io non so che tipo di problemi abbia la Boldrini con la ruspa. La ruspa serve alla gente che lavora, non agli intellettuali che parlano di accoglienza alle spese degli altri”. Fare “battaglie di normalità”, ha spiegato, “vuol dire fare quello che ci siamo impegnati a fare: via la legge Fornero che è una legge infame. Via un altro strumento di tortura indegno, come gli studi di settore. Duecentomila cittadini stanno ricevendo lettere di verifica fiscale, gliele faremo ingoiare allo Stato. Via l’Imu dai terreni agricoli e dai capannoni. Vogliamo un paese normale – ha proseguito – e un paese normale ti tassa in maniera giusto. Abbiamo l’unica proposta giusta. Aliquota fiscale unica al 15 per cento uguale per tutti. Allora sì che se evadi ti metto in galera e butto via la chiave”.

Il sud sbarca a Pontida

“In un paese normale – ha detto ancora il segretario del Carroccio – polizia e carabinieri potranno tornare a fare polizia e carabinieri. Senza timore di essere denunciati dal primo spacciatore di turno, perché un parlamento che approva il cosiddetto reato di tortura per impedire alle forze dell’ordine di lavorare, è un parlamento che sta con i ladri”.

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“In un Paese normale – ha detto Salvini – non chiami buona scuola quella che è una porcheria immonda. Una buona scuola è quella che insegna non solo i crimini del nazismo ma anche quelli delle foibe e del comunismo. In un Paese normale ci si occupa sul serio dei disabili veri, andando a beccare casa per casa tutti i disabili falsi e i medici che li hanno certificati, e aumentando i 280 euro, che sono una cosa vergognosa.

In un paese normale, ci si occupa seriamente anche della nostra terra e del nostro ambiente. No secco a ogni nuova colata di cemento che va a rubare terra e ossigeno ai nostri ragazzi, ma con un ambientalismo serio, non quello che dice non toccare l’alberello. In un paese normale – ha concluso – la cultura deve essere libera. Basta al monopolio della Siae. E’ una cosa vergognosa che grida vendetta, che va eliminata domani mattina, per permettere a tutti di esprimersi”.