Tensione in Piazza Nettuno: collettivi ‘circondano’ banchetto politici, la Polizia interviene
Momenti di tensione oggi in piazza Nettuno, nel centro di Bologna, dove la Polizia è intervenuta per allontanare alcuni manifestanti (del collettivo Hobo e Noi Restiamo) che avevano allestito un banchetto contro la ReUniOn organizzata dall’Università. I manifestanti, una ventina, si sono ritrovati a distanza ravvicinata da un gazebo di Insieme Bologna, la formazione politica dell’ex leghista Manes Bernardini (che, a detta dei collettivi – quindi c’è poco da crederi – è arrivato quando il banchetto antagonista era già presente).
I manifestanti si sono piazzati con uno striscione proprio a ridosso del gazebo e dopo un po’ un cordone di poliziotti in assetto antisommossa li ha energicamente allontanati fino all’incrocio con via Rizzoli, spingendo con gli scudi. Alcuni dei ragazzi sono caduti quando lo spintonamento è arrivato alla catena che delimita piazza Nettuno. “Evidentemente in piazza possono starci solo i razzisti”, urlano i manifestanti, continuando a fronteggiare gli agenti.
“CIRCONDATI DAI COLLETTIVI, GRAZIE A QUESTURA PER AZIONE DECISA”- Quella vista oggi in piazza Nettuno è “l’ennesima manifestazione antidemocratica” e “squadrista” da parte dei collettivi antagonisti. Così Bernardini commenta quanto accaduto stamattina. Un’azione “antidemocratica”, dice Bernardini, perchè i collettivi “non avevano chiesto alcun permesso e hanno circondato il nostro gazebo per impedire la divulgazione dei volantini e la raccolta firme”. Racconta l”ex leghista: “Noi eravamo già qua, loro sono arrivati e inizialmente si sono limitati a lanciare slogan”, come “Bernardini e Salvini fascisti, via da Bologna”.
Poi, pero’, i manifestanti “hanno circondato il nostro gazebo”, riferisce il consigliere. A quel punto le Forze dell’ordine “sono intervenute immediatamente. In un primo momento hanno tentato di trovare un accordo”, ma i manifestanti “non volevano sentirne parlare e li hanno giustamente allontanati con la forza”.
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L’episodio dimostra “come Bologna sia ostaggio di 20 persone che tengono sotto scacco una città intera”, attacca Bernardini, ringraziando la Questura per aver agito “in maniera decisa per far rispettare chi come noi aveva un permesso regolare”. Una volta allontanati dal gazebo, i manifestanti sono rimasti nelle vicinanze, muovendosi di continuo per costringere gli agenti a fare lo stesso (“Facciamoli correre un pò”). La Polizia è intervenuta mentre “stavamo pacificamente volantinando”, affermano i collettivi, prima di mettere via gli striscioni e mollare la presa.
(agenzia Dire)