In un Paese normale sarebbero già scesi in piazza tutti, dai sindacati alle opposizioni

matteo-renzi

 

Lucio Dalla una volta scrisse una canzone che faceva così: “ma come fanno i marinai……..”
Forse non si attendeva che questo ritornello facesse da eco ad un pezzo di Italia o per meglio dire ad un superficiale Italiano che sta distruggendo il nostro Paese; ma chi è questo superficiale?

Tutto incominciò con la frase: “Io non diventerò mai Presidente del Consiglio senza passare dagli elettori”.
Inutile girarci intorno, il superficiale è Matteo Renzi. Questi con la sua arroganza sta mettendo in ginocchio un grande Paese, che rammento è stato tra i fondatori dell’Europa. Continui sbarchi, disoccupazione, povertà, leggi assurde, stanno contribuendo non solo a far scadere la qualità della vita degli Italiani, ma stanno creando milioni di poveri senza che ancora ci sia la tanto agognata “ripresa” degna di tale nome.

In principio furono gli 80 euro pre-elettorali dove nell’immaginario del Mr. Bean Italiano dovevano rilanciare i consumi; invece……..
Poi il Job-act di cui ancora attendiamo le mirabolanti apparizioni ectoplasmiche per i nuovi posti di lavoro. Poi dal cilindro, come il mago Silvan osava tirare fuori i conigli, il nostro Mr. Bean tirò fuori la Riforma della scuola promettendo, sempre prima delle elezioni, le assunzioni di tutti i precari, salvo poi rimangiarsi tale promessa dopo le “scoppola” presa alle recenti amministrative. Adesso complici i tanti emendamenti presentati in Commissione ecco che sempre il nostro “eletto” cede al ricatto: o la votate così oppure non assumiamo nessuno.

In un Paese normale sarebbero scesi in piazza tutti, dai sindacati alle opposizioni, dai baristi ai becchini, dai medici agli operatori ecologici, dagli Ufficiali ai marinai; invece no, da noi non scende nessuno. Qui non discutiamo della classifica dei cannonieri o dell’allenatore di turno dove ci inalberiamo se sbagliano un gol, qui discutiamo della carne viva della gente, ma i cittadini sembrano non accorgersene.
D’altra parte i cittadini che vogliono lottare restano in attesa di una soluzione rispetto alla quale il nostro Parlamento ha il dovere di fornire informazioni e, soprattutto, di porre rimedio. In altro modo restano solo “promesse da marinai”.

Basiglio Ribaudo Ettore Guido