E’ iniziato il Ramadan, il mese di digiuno, per molti dei migranti musulmani bloccati a Ventimiglia, in attesa di poter varcare la frontiera con la Francia, presidiata dalle forze dell’ordine d’Oltralpe che impediscono loro di passare.
“Ieri a pranzo – spiega Fiammetta Cogliolo, responsabile della Croce Rossa ligure – abbiamo distribuito circa 700 pasti tra la stazione ferroviaria e la zona di Ponte San Ludovico. In serata, invece, hanno cenato poco piu’ di 200 persone: questo non perche’ il loro numero sia diminuito ma perche’ almeno in 400, secondo le nostre stime, hanno iniziato ad osservare il Ramadan, il digiuno dall’alba al tramonto.
Da oggi tutti i volontari, non solo della Croce Rossa ma anche della Caritas e delle altre associazioni presenti, si attiveranno, anche su piu’ turni, per differenziare gli orari di distribuzione dei pasti per i cristiani e per i musulmani osservanti, in modo che questi ultimi trovino cibo e acqua negli orari in cui e’ loro consentito riprendere a bere e mangiare”.
“La situazione piu’ delicata, naturalmente – prosegue Fiammetta Cogliolo – riguarda il gruppo, un centinaio in tutto, da sei giorni sugli scogli dei Balzi Rossi, a pochi metri dalla frontiera. Bisognera’ vedere, con il caldo torrido e le condizioni igieniche precarie, quanti riusciranno a reggere il digiuno”.
Dal punto di vista sanitario, poi, “ieri sono state effettuate una sessantina di visite mediche – aggiunge la responsabile della Croce Rossa ligure – nei due ambulatori mobili posizionati uno alla stazione e l’altro a bordo di un’ambulanza nella zona di ponte san Ludovico, al confine. Da ieri un nostro pulman si trova nella zona di frontiera di Ponte San Luigi, nell’immediato entroterra di Ventimiglia, pronto a caricare i migranti che, arrivati in Francia, vengono riportati indietro dalla polizia. Ieri – conclude – abbiamo fatto tre viaggi e riportato 150 persone alla stazione di Ventimiglia”. (AGI) .