Non è il momento di discutere. Non vogliamo il muro contro muro. Ma non vogliamo neanche dialogare con chi non conosce la parola civiltà o non ne conosce il significato.
E a chi parla di “Dialogo tra civiltà chiedo: ma, qual è l’altra civiltà? Ditemi, cosa c’è di civile in una civiltà che non conosce neanche il significato della parola libertà? Che per libertà, hurryya, intende «emancipazione dalla schiavitù». Che la parola hurryya la coniò soltanto alla fine dell’Ottocento per poter firmare un trattato commerciale. Che nella democrazia vede Satana e la combatte con gli esplosivi e le teste tagliate. Che dei Diritti dell’Uomo, da noi tanto strombazzati – e verso i musulmani scrupolosamente applicati – non vuole neanche sentire parlare, rifiutando di sottoscrivere la Carta dei Diritti Umani scritta il 10 Dicembre 1948 e sostituendola con la Carta dei Diritti Umani dell’islam scritta dalla Conferenza Araba a Parigi nel 1981.
Cosa c’è di civile in una pseudo civiltà che tratta le donne come le tratta? L’Islam è il Corano, cari miei. Comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la Libertà, è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i Diritti Umani. È incompatibile col concetto di civiltà.”
Ai moderati, ai politicamente corretti, agli affetti da dabbenaggine, ai mediocri, ai buonisti e agli islamicamente corretti ricordo che tutto ciò che in questo Paese si è ottenuto, in termini di Diritti, è passato attraverso la Piazza: le lotte sindacali, le proteste, gli scioperi, le manifestazioni, Sit in, Flash mob ecc. che si sono svolti sempre nella Piazza che è l’unico posto e l’unico modo che io conosco per far sentire come si deve: alta, forte e chiara, la nostra voce.
Mentre ai cazzisti, a quelli che su Fb son capaci di tutto ma buoni a nulla, a chi vuole il muro contro muro, a chi vuole la guerra tra poveri o una nuova Crociata, dico che loro sono i primi a non volerla. Non ne sarebbero capaci, non avrebbero il fegato, perchè troppo piccini, ignavi, codardi. Al primo tumulto scapperebbero con la coda nel culo.
Noi invece, faremo una manifestazione di protesta per opporci con tutte le nostre forze alle politiche suicide del governo golpista e di quella falsa e truffaldina Unione Europea. Ma la nostra protesta è, oltre che di condanna per tutte le malefatte del governo asservito all’Impero del Male, soprattutto propositiva.
In questa Manifestazione proporremo pochi punti, ma fondamentali, per la risoluzione dell’invasione. Sono solo quattro i punti prioritari ma tutti efficienti e, se attuati a dovere, risulteranno molto efficaci:
- Attuazione del permesso di soggiorno umanitario (consente di far defluire dall’Italia chi – per fortuna sua e nostra – vuole andare altrove)
- Ritrattazione urgentissima del Regolamento di Dublino.
- Reintroduzione urgentissima del Reato di immigrazione clandestina
- Abolizione urgentissima del trattato di Schengen.
Ma insomma: “Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto. E con quello distruggerà la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri… Cristo!”
Mercoledì 1° Luglio tutti a Roma in Piazza di Monte Citorio per Bloccare le partenze, Fermare l’invasione, Combattere l’immigrazionsimo!
Armando Manocchia @mail