Il presidente Barack Obama sta valuando la possibilita’ di imporre sanzioni economiche contro gli hacker che hanno violato il database dell’dell’Office of Personnel Management. Lo scrive in New York Times, dopo le rivelazioni della Casa Bianca su un secondo cyber-attacco sferrato in una settimana danni dell’ufficio del personale dell’amministrazione Usa che avrebbe messo a rischio anche informazioni relative ad amici e familiari dei dipendenti pubblici, oltre a file relativi ad agenti dell’Fbi, contractors e altre agenzie governative.
Gli investigatori sospettano che l’attacco sia stato portato avanti da hacker cinesi e la seconda violazione sarebbe stata scoperta mentre venivano stimati i danni del primo attacco. I dati compromessi andrebbero ben oltre i circa 4 milioni inizialmente dichiarati.
Rigarderebbero tra 9 e 14 milioni di persone, con informazioni a partire dagli anni Ottanta, secondo le indiscrezioni trapelate.
Obama starebbe valutando l’opportunita’ di ricorrere all’ordine esecutivo firmato lo scorso aprile che consente al ministro del Tesoro di imporre sanzioni contro gli autori di cyber-attacchi o contro coloro che ne beneficiano. “L’opzione e’ sul tavolo”, ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. L’ordine esecutivo era stato firmato da Obama dopo l’attacco alla Sony Pictures attribuito alla Corea del Nord. agi