“E’ demoralizzante vedere che quando fanno i vertici che contano” in Europa, come è capitato di recente per le trattative sulla Grecia, “non ci invitano più”. E’ il commento del presidente della Confindustria Giorgio Squinzi che , all’Expo di Milano, spiega di non trovare “giusta” la “diarchia Merkel-Hollande” che regge le fila dell’Ue anche per la questione Grecia.
“Anche perché – aggiunge – che Merkel parli da una posizione più forte, beh, questo è innegabile, ma che Hollande abbia più voce in capitolo di noi, questo ho difficoltà a capirlo“. “Soprattutto – aggiunge- conoscendo l’andamento e i numeri della Francia in questo momento”.
Squinzi conferma come per la nostra economia l’uscita della Grecia dall’euro per l’economia italiana “sarebbe un disastro, in un momento in cui abbiamo una serie di fattori esterni favorevoli, il cambio con il dollaro, il costo del petrolio, il Quantitative Easing di Draghi, e una sostanziale tenuta del commercio internazionale”.