30 casi di scabbia e altre malattie della pelle in stazione centrale a Milano. Anche un caso di malaria
E’ in piena attività, venerdì 12 giugno, il presidio sanitario istituito in stazione centrale dalla regione e dall’Asl per visitare i profughi e i migranti che sono arrivati negli ultimi giorni e che – in parte – si trovano ancora nel mezzanino e nei dintorni. Solo l’11 giugno quasi 500 persone, che in parte è stato possibile accogliere nell’auditorium della Casa della Carità aperto apposta e allestito con brandine.
C’è un sospetto caso di malaria e si sono contate 30 persone affette da scabbia e altre malattie della pelle in due ore, dalle 9 alle 11 di venerdì mattina. Sono state dirottate al centro Asl di viale Jenner per le cure.
Oggi numerosi profughi che affollavano i due mezzanini della stazione sono stati allontanati dalle forze dell’ordine e gli spazi sono stati chiusi con alcune reti. Lo sgombero dell’area è stato effettuato nella notte e confermato dal personale di sicurezza dell’area.
I profughi stazionano infatti all’esterno, appena fuori dall’ingresso, nella cosiddetta Galleria delle carrozze, in una situazione di evidente disordine e disorganizzazione.
Pisapia: “La stazione ha ritrovato la sua dignità” – “Si stanno facendo dei passi avanti, intanto la stazione ha ritrovato la dignità e stiamo cercando di ripulirla”, ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, dopo aver partecipato a una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza alla stazione. Sulla chiusura del mezzanino che ospitava centinaia di migranti, il primo cittadino ha replicato che si sta risolvendo un’emergenza molto grave. All’insistenza dei cronisti sul fatto che molti profughi sono ora nell’androne esterno ha risposto “c’è chi parla e c’è chi opera. Noi stiamo lavorando”.
Mai stato a Milano.